Nulla di fatto per la Stefana di Montirone e per la Interconnector di Nave

A partecipare all’asta è stata solamente l’azienda Alfa Acciai, con una offerta irrevocabile di un milione di euro che prevedeva anche la presa in carico di tutti i 72 dipendenti di Interconnector. Non ci sono invece state offerte per la Stefana di MILLA PRANDELLI

I I 700 dipendenti dell’acciaieria temono il peggio (Fotolive)

I I 700 dipendenti dell’acciaieria temono il peggio (Fotolive)

Brescia, 4 maggio 2016 - Nulla di fatto, per ora, per la Stefana di Montirone e per la Interconnector di Nave. A partecipare all’asta è stata solamente l’azienda Alfa Acciai, con una offerta irrevocabile di un milione di euro che prevedeva anche  la presa in carico di tutti i 72 dipendenti di Interconnector. Non ci sono invece state offerte per la Stefana. Il curatore fallimentare notaio Mario Mistretta ha comunicato che non è attualmente in grado  di assegnare il sito e la quota di Interconnector, in quanto la cifra contenuta nell’offerta risulta essere troppo bassa ai sensi degli aspetti giuridici e  procedurali e che dopo avere informato il Giudice e il Comitato dei creditori sarà pubblicato un altro bando con base di partenza l’offerta irrevocabile di Alfa Acciai a cui è stato chiesto di mantenere ferma la proposta per 30 giorni, richiesta che Alfa ha confermato.

Per Nave via Bologna non sono state presentate offerte, anche in questo caso sarà pubblicato un nuovo bando, che sarà diminuito come base di partenza per le nuove offerte. La Fiom Cgil, presente alla riunione, al termine, ha evidenziato al Liquidatore e al Commissario che il 2 giugno prossimo scadrà la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e che pertanto i tempi andranno accorciati al fine di poter completare tutte le procedure entro quella data se ci saranno le offerte definitive. Ieri i sindacati hanno comunicato ai dipendenti i risultati dell’apertura della busta durante un’assemblea aperta svoltasi a Nave