Giovedì 18 Aprile 2024

Stamina, 900mila euro di spese legali: il conto del ciclone agli Spedali Civili

A Brescia riflettori ormai spenti, ma non sul capitolo giudiziario di Federica Pacella

Il direttore generale degli Spedali, Ezio Belleri

Il direttore generale degli Spedali, Ezio Belleri

Brescia, 27 gennaio 2015 - Una determina, datata 16 gennaio, per rifondere circa 3000 euro di spese legali a due ricorrenti e una, stessa data, per il pagamento di 5.400 euro di spese legali. È quanto resta della vicenda Stamina agli Spedali Civili di Brescia, dopo che per due anni, da maggio 2012 ad agosto 2014, il nosocomio è stato nell’occhio del ciclone. Da una parte, le indagini della Procura di Torino, gli inviti della comunità scientifica a bloccare una metodica ritenuta senza fondamento, lo stop di Aifa, le commissioni in Parlamento e in Regione per capire come mai Stamina fosse arrivata in un ospedale pubblico. Dall’altra, le famiglie dei malati, la legge Balduzzi e le ordinanze d’urgenza dei Tribunali che imponevano di fare le infusioni. E c’è da scommettere che la pioggia di ricorsi e di ordinanze sarebbe continuata se ad agosto i Nas non avessero sequestrato la strumentazione per le infusioni. E’ stato solo allora che al Civile la vita è tornata più o meno come prima.

Per seguire i pazienti di Stamina, che arrivavano a Brescia prima in forza di una convenzione del 2011 con la Fondazione di Davide Vannoni poi della legge Balduzzi e delle ordinanze dei Tribunali, l’ospedale aveva dovuto organizzarsi. Tre i reparti coinvolti, con 6 professionisti a preparare le cellule. Nessuna nuova assunzione era stata fatta, ma gli infermieri e i medici di turno si occupavano, di volta in volta, di seguire anche i pazienti Stamina. Dopo il sequestro preventivo di agosto, disposto su richiesta del pm di Torino Raffaele Guariniello, il Laboratorio Cellule Staminali del Servizio di Medicina di Laboratorio Pediatrico è tornato a fare solo il suo lavoro. Da marzo 2014, in realtà, le infusioni erano sempre più diradate. Gli stessi camici bianchi bresciani avevano ritirato la loro disponibilità. L’ospedale a giugno pubblicò l’avviso per cercare sette tra medici e infermieri. Nessuno, però, si sarebbe presentato. Ora riflettori spenti sul Civile, anche se resta il capitolo giudiziario. E ci vorrà tempo prima di dimenticare una vicenda che, all’ospedale, è costata oltre 900.000 euro di spese legali.