Al Rezzato non basta il secondo posto, staffetta Quaresmini-Filippini in panchina

La matricola della serie D ha deciso di affidare un gruppo ricco di giocatori di elevata caratura all'ex Rondinella

Rezzato-Lumezzane (fotolive)

Rezzato-Lumezzane (fotolive)

Rezzato (Brescia), 25 ottobre 2017 - Il Rezzato, approdato per la prima volta nella sua storia in serie D grazie alla cavalcata vincente dello scorso anno in Eccellenza, ha fatto capire sin dall'estate di non voler essere una matricola come le altre. L'ambiziosa società biancazzurra, infatti, ha inserito nell'organico che insieme al tecnico Andrea Quaresmini aveva appena conquistato la promozione un gruppo di giocatori letteralmente di categoria superiore, elementi di assoluta caratura tra i quali spiccavano ex professionisti come Caridi, per anni punto di riferimento del Mantova. Con premesse del genere, è stato facile inserire la compagine rezzatese tra le principali aspiranti al successo nel girone B, una previsione che ha trovato sostanzialmente conferma sino allo scorso fine settimana, quando il Rezzato, primo in coabitazione con il Darfo, si è fatto sorprendentemente sconfiggere in casa dalla pericolante Grumellese.

Le conseguenze di un ko così inatteso, che ha fatto scivolare Selvatico e compagni ad un punto dalla nuova coppia di testa formata da Pro Patria e, ancora, dal Darfo, non si sono fatte attendere. Il patron Musso ha infatti deciso di sollevare dall'incarico il tecnico della promozione, Quaresmini, affidando la squadra all'ex rondinella Emanuele Filippini, giunto secondo lo scorso anno alla guida del Ciliverghe e "passato" in estate alcuni mesi all'Imolese, salvo poi dimettersi per contrasti con la dirigenza. Una staffetta sicuramente inattesa, che ha sostanzialmente riproposto quanto accaduto proprio al Ciliverghe un paio di stagioni fa, quando Quaresmini non venne confermato per fare spazio a Filippini. La storia si è ripetuta e nonostante la decisione per molti versi sorprendente Mister Quaresmini non ha voluto fare il minimo cenno di polemica: "Ringrazio in ogni caso la società per le emozioni che mi ha permesso di vivere. Purtroppo sono nel calcio da tanti anni e so che queste cose fanno parte del gioco". Già carico a mille Emanuele Filippini: "L'organico è di sicura qualità, dobbiamo lavorare con volontà ed entusiasmo per raggiungere gli obiettivi che la società si prefigge".