Dopo la retrocessione tutto può succedere a Lumezzane

La squadra rossoblu è davanti a diverse alternative che portano alla riammissione o al ripescaggio in Lega Pro oppure ad un Campionato in serie D

Il presidente Renzo Cavagna

Il presidente Renzo Cavagna

Brescia, 29 maggio 2017 - Indovinare quale sarà il futuro del Lumezzane dopo l'amara retrocessione patita a Teramo è un vero e proprio terno al lotto. Facendo il verso ad una fiction televisiva si potrebbe dire che "Tutto è possibile", visto che le strade "percorribili" al momento portano soprattutto in tre direzioni: all'immediato ripescaggio in Lega Pro, ma questa via richiederebbe un notevolissimo esborso economico, ad una riammissione legata ai meriti sportivi maturati in questi cinque lustri ininterrotti di professionismo e alle difficoltà di tante altre società, o, infine, alla partecipazione al prossimo Campionato di serie D (un caso questo che, a sua volta, prevede due variabili a seconda che la società rimanga o meno quella attuale): "E' la mia prima retrocessione e non è facile per me ingoiare un simile rospo - spiega il presidente Renzo Cavagna, secondo alcuni intenzionato a farsi da parte, mentre proteso alla ricerca di nuovi soci secondo altri - La nostra retrocessione, però, non è maturata a Teramo, ma non siamo riusciti a salvarci quando dovevamo farlo. Io, come presidente, ho dato le chiavi della macchina a chi non ha la patente (il riferimento è al segretario-ds Greco che all'inizio della stagione ha allestito la squadra) e questo è il risultato di un simile errore. Io non voglio fare il presidente di una squadra di D. Nei prossimi giorni vedremo quello che si potrà fare".