Brescia, 10 febbraio 2014 - Il Novara gioca una buona partita ma non incide davanti e il Brescia, che invece le sue occasioni le sfrutta porta via dal Piola tre punti importanti, dimostrando di essere una squadra capace di conquistare ciò che vuole. A Calori non riesce lo sgambetto alla sua ex squadra e ora si ritrova in una zona caldissima di classifica.

I primi venti minuti sono di marca novarese anche se l’occasione migliore capita a Grossi: si presenta solo in area ma l’uscita di Kosicky gli impedisce di concludere a rete. Intervento chirurgico di Cragno al 35’: con i pugni  toglie dalla testa di Manconi la palla che il giovane attaccante stava per deviare in rete.  Un minuto dopo lo stesso estremo difensore bresciano para la conclusione di Sansovini lanciato a rete. Ancora il baby Manconi tenta la conclusione nel finale del tempo ma la mira non è precisa. Negli istanti di recupero il Brescia, che sino a quel momento aveva subito la manovra degli azzurri, trova il gol: veloce azione in contropiede sulla destra, Grossi appoggia la palla in area per Caracciolo il cui tocco in diagonale finisce con l’insaccarsi dalla parte opposta.

A difesa del vantaggio il Brescia in avvio di ripresa si presenta in campo con una linea difensiva a quattro. Il Novara riprende a tambureggiare in avanti ma non trova varchi. Al 13’ sugli sviluppi di un angolo  mischia in area, Grossi anticipa l’airone Caracciolo e mette la palla in rete per il raddoppio del Brescia. Al 20’ Calori gioca la carta Rubino e dopo un minuto il biondo attaccante segna il gol che gli permette di raggiungere i gol di Piola in azzurro. Ma non basta al Novara.