Scivola in un dirupo e muore, gli amici di Simone Riva: "Vivrai in eterno accanto agli eroi"

Simone Riva, 24 anni, militava in Forza Nuova ed era consigliere a Borgo Trento di Beatrice Raspa

Simone Riva in un primo piano tratto da Facebook

Simone Riva in un primo piano tratto da Facebook

Temù (Brescia), 2 settembre 2015 - Ha fatto un volo di ottanta metri, e non è più tornato a casa. Cercava reperti bellici della Prima guerra sui sentieri della Valcamonica Simone Riva, il 24enne militante di Forza Nuova rimasto vittima lunedì di un drammatico incidente in montagna. Da poco eletto nel consiglio di quartiere a Borgo Trento a Brescia, Riva si era avventurato da solo in Val Canè per un’escursione. Parcheggiata la macchina, si è diretto alla località Bocchette di Val Massa, punto di arrivo di un percorso che si inerpica fino a quota 2.500. Durante il tragitto di rientro, forse già nel primo pomeriggio, il giovane è scivolato fino al sentiero sottostante, il numero 55, precipitando per 80 metri nel vuoto. L’allarme è scattato in serata, quando i genitori di Riva non vedendo tornare il figlio si sono preoccupati. La macchina delle ricerche si è subito messa in moto. I 25 tecnici della V delegazione del soccorso alpino, cani al seguito, hanno prima localizzato la macchina posteggiata e poi hanno passato al setaccio i boschi. Al recupero hanno lavorato cinquanta persone, tra cui uomini del soccorso alpino della guardia di finanza, carabinieri e volontari della protezione civile.

Il recupero del corpo

Il corpo del giovane attivista politico è stato individuato a quota 2.500 alle 23 da due tecnici di soccorso alpino e dal fiuto del quattrozampe. La salma è stata trasportata a piedi fino a Malga Presigai, a 2.100 metri, per circa due chilometri e mezzo. L’intervento si è concluso all’alba. Sconvolti gli amici: «Vivrai in eterno accanto agli eroi» hanno scritto sul profilo Facebook di Forza nuova i militanti. Laureato in Lettere moderne in Cattolica e Brescia, il 24enne stava continuando gli studi in Filologia. Storico esponente del partito di estrema destra, Riva è stato anche uno dei fondatori del movimento «Brescia ai bresciani». Dopo un’esperienza con il Fronte indipendentista lombardo, Riva è stato uno degli ideatori del giornale universitario ‘Sole e Acciaio’. Da qualche mese era consigliere di quartiere a Borgo Trento in città, e partecipava attivamente a fianco dell’associazione ‘Solidarietà Nazionale’ nella raccolta e distribuzione di generi alimentari per famiglie italiane bisognose.