Maltrattamenti e violenze: 43 indagati alla comunità di recupero Shalom

L’avviso di conclusione delle indagini è stato inviato anche alla suora fondatrice e responsabile della comunità di recupero. Tra gli indagati poi anche alcuni operatori della struttura e alcuni ospiti piu’ anziani ai quali venivano affidati i nuovi arrivati nella struttura

Il tribunale di Brescia

Il tribunale di Brescia

Brescia, 10 ottobre 2014 - Sulla comunità di recupero Shalom di Palazzolo sull’Oglio, nel Bresciano, si è abbattuta una vera e propria bufera giudiziaria. La Procura di Brescia ha iscritto 43 persone nel registro degli indagati. Devono rispondere a vario titolo di maltrattamenti e sequestro di persona. L’avviso di conclusione delle indagini è stato inviato anche alla suora fondatrice e responsabile della comunità di recupero. Tra gli indagati poi anche alcuni operatori della struttura e alcuni ospiti piu’ anziani ai quali venivano affidati i nuovi arrivati nella struttura. 

Per la Procura di Brescia gli indagati avrebbero impedito di lasciare la comunità ad almeno 36 persone che, in tempi diversi, avevano manifestato l’intenzione di andarsene. L’impedimento sarebbe avvenuto attraverso punizioni, come camminare per decine di chilometri spingendo una carriola piena di sassi, tagliare la legna per intere giornate, notti incluse, impedire contatti con l’esterno. Agli ospiti sarebbe stato impedito anche di fare la doccia per settimane o rimanere in piedi per tutta la notte in una stanza al buio chiusa a chiave. In alcuni casi, secondo la Procura di Brescia, le vittime sarebbero state anche presa a schiaffi.