Brescia, 27 gennaio 2015 - Il Comando Stazione di Gavardo del Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con alcuni volontari di Legambiente, nei giorni scorsi ha effettuato due operazioni antibracconaggio che hanno permesso di intercettare cacciatori che facevano uso di richiami di allevamento di dubbia provenienza. Si trattava di cesene e tordi sassello, inanellati con anelli alterati nella forma e nelle dimensioni facenti riferimento ad un’associazione ornitologica.
Nel primo caso è stato controllato, in località “Funtanì” del comune di Serle, il signor P.C., il quale esercitava la caccia da appostamento fisso con l’ausilio di richiami di allevamento inanellati con anellini di un’associazione ornitologica. Da una prima verifica tali anelli risultavano alterati nella forma e nelle dimensioni. Il cacciatore ha detto che i richiami erano di proprietà del padre L.C., allevatore iscritto all’Amov. Il controllo è proseguito nell’abitazione del cacciatore in cui si trovavano altri esemplari di specie di avifauna, tordi bottaccio e merli, senza la presenza di una voliera utile alla riproduzione in cattività di tali esemplari. Gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno così proseguito il controllo nel bosco vicino l’abitazione e hanno trovato ben 14 trappole per la cattura uccelli. P.C. è stato denunciato per il reato di uccellagione con mezzi vietati, le trappole sono state sequestrate e gli uccelli, anch’essi sottoposti a sequestro, sono stati trasferiti al Centro di recupero per la fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena per le opportune cure di riabilitazione finalizzate alla liberazione in natura.
Nell’altro caso, in località “Cariadeghe” sempre del comune di Serle, è stato controllato il signor G.R., che esercitava la caccia da appostamento fisso utilizzando uccelli da richiamo privi di anello di identificazione. Dichiarando che le cesene ed i tordi sasselli da richiamo erano di sua proprietà e provenivano dal suo allevamento, G.R. ha mostrato alcuni anelli di alluminio dell’associazione ornitologica e ha tentato di applicarli sul momento al tarso degli uccelli per cui sono stati sequestrati10 anellini e 13 esemplari di avifauna. G.R. è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per uccellagione e per tentato uso abusivo di sigilli.