Tremosine, rave party nell'area protetta: 82 giovani identificati

I due organizzatori dell'evento sono stati denunciati. Tutti i presenti alla manifestazione sono stati identificati dalle forze dell'ordine di Paolo Cittadini

Carabinieri in azione (foto archivio)

Carabinieri in azione (foto archivio)

Tremosine, 17 luglio 2014 - Per la loro festa festa a base di alcol e musica avevano scelto un terreno di proprietà del Comune di Tremosine. Un vero e proprio rave organizzato in uno spiazzo soggetto a vincolo paesaggistico visto che si trova inserito nel parco dell’Alto Garda. Più di ottanta i giovani, e giovanissimi, che la scorsa notte si sono dati appuntamento in un’area boschiva della Val di Bondo. La musica, nonostante gli organizzatori avessero scelto un luogo appartato, però è stata spenta molto presto. Del resto l’afflusso di persone e mezzi, iniziato già nelle ore precedenti, non poteva passare inosservato. A mettere fine alla festa non autorizzata ci hanno pensato la scorsa notte ventuno carabinieri della compagnia di Salò coaudiuvati nell’intervento da 4 unità cinofile dei Nuclei di Orio al Serio, in provincia di Bergamo, e Casatenovo in provincia di Lecco. I militari sono intervenuti nel bel mezzo del rave party dove gli organizzatori avevano installato banconi per la somministrazione di alcolici e casse per diffondere a tutto volume la musica proposta in consolle da dj. Una volta arrivati nel campo i carabinieri hanno identificato 82 ragazzi, tra questi una ventina i minorenni, quasi tutti della zona dell’Alto Garda molti dei quali avevano già iniziato ad alzare il gomito. Nei guai sono finiti due degli organizzatori del rave. Si tratta di due ragazzi del posto, uno dei quali con precedenti penali. Entrambi sono stati denunciati per invasione di terreni, danneggiamento, riunione pubblica e assembramento in luoghi pubblici senza autorizzazione, deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Una volta identificati tutti i partecipanti al rave sono stati invitati ad abbandonare l’area occupata.

Operazione non facile visto che tutta la via d’accesso al terreno era stata bloccata dai numerosi mezzi di trasporto utilizzati dai giovani per raggiungere lo spiazzo. Durante questa delicata fase non si sono verificati incidenti e per tenere sotto controllo il deflusso sul posto è stata chiamata anche un’ambulanza dell’Associazione nazionale carabinieri di Salò con a bordo il personale paramedico necessario in questi frangenti. Le indagini dei militari di Salò non si sono esaurite con le due denunce fatte e l’identificazione dei partecipanti. I militari stanno infatti cercando di capire e accertare ulteriori responsabilità penali degli altri giovani presenti al rave.