Assalto in villa con sequestro: patteggiano quattro anni

Hanno patteggiato quattro anni i due albanesi parte di un commando che il primo giugno 2014 aveva messo a segno una rapina in villa a Salò, con sequestro del proprietario di casa B.Ras.

I ladri stavano per mettere a segno un colpo in una villa (foto d’archivio)

I ladri stavano per mettere a segno un colpo in una villa (foto d’archivio)

Brescia, 6 maggio 2015 - Hanno patteggiato quattro anni Lulzim Gjini e Martin Kola, i due albanesi parte di un commando che il primo giugno 2014 aveva messo a segno una rapina in villa a Salò, con sequestro del proprietario di casa. Il gup, Lorenzo Benini, ha accolto l’istanza avanzata dall’avvocato Christian Mongodi.

Nel mirino dei rapinatori – uno era riuscito a scappare – il 71enne Mario Quecchia, ex funzionario di banca già candidato sindaco a Gardone Riviera, e la moglie Gabriella. Alle cinque del mattino di quella domenica d’estate i coniugi stavano rientrando nella loro villa sul lago dopo una notte al prontosoccorso per via di un malore della signora. La coppia, una volta in giardino, è stata assalita alle spalle da tre incappucciati armati di pistola che li hanno obbligati a entrare in casa.

Marito e moglie sono stati chiusi in camera da letto mentre i banditi per un’ora hanno messo a soqquadro l’abitazione in cerca di una cassaforte che non c’era. Arraffati alcuni gioielli, il trio ha prelevato il capofamiglia e l’ha quindi fatto salire sul sedile posteriore della propria Audi Q5 con l’intenzione di portarlo a eseguire un maxi prelievo al bancomat. Nel frattempo, però, i carabinieri sono riusciti a localizzare la vettura e ne è scaturito un inseguimento a 200 all’ora sulle tangenziali. A velocità folle il Suv è arrivato a Rezzato e poi – con l’ostaggio a bordo – è stato abbandonato dai rapinatori che hanno tentato disperatamente di dileguarsi. Uno è riuscito a fare perdere le tracce. Due invece hanno provato a nascondersi negli spazi esterni del calzificio Saber ma sono stati rintracciati. Ora sono in carcere.