Abuso d'ufficio, chiesti 8 mesi per l'ex prefetto

Livia Narcisa Brassesco avrebbe aitato il figlio di un amico a riottenere la patente ritirata per eccesso di velocità

Livia Narcisa Brassesco

Livia Narcisa Brassesco

Brescia, 21 maggio 2015  - Otto mesi. Questa la richiesta formulata oggi dal pm Eliana Dolce per l'ex prefetto di Brescia Livia Narcisa Brassesco,accusata di avere favorito la restituzione della patente al figlio di un amico, imprenditore di Lumezzane. Il documento era stato ritirato per eccesso di velocità.

A processo in abbreviato ci sono anche anche Margherita Pace, avvocato e figlia dell'ex prefetto ( (avrebbe stilato il ricorso), l'imprenditore Mario Gambari e il figlio Marco, l'ex funzionario che avrebbe esaminato e accolto materialmente la pratica Carmelo Bellissima e Franco Venturoli, medico che avrebbe compilato il certificato medico utilizzato per giustificare l'eccesso di velocità.

Per la procura il prefetto avrebbe suggerito all'amico di pilotare il ricorso presentando un'esimente, nello specifico la necessità di portare un farmaco da parte del ragazzo alla nonna in precarie condizioni di salute. Il pm ha chiesto per tutti una pena appunto di otto mesi per l'ipotesi di abuso d'ufficio in concorso. Tre mesi per il medico, che risponde solo di falso ideologico e assoluzione per Mario Gambari limitatamente all'imputazione per falso, ma condanna per l'abuso. Il porcesso è nato sulla scorta di una intercettazione della quale le difese hanno chiesto l'inutilizzabili. Sentenza il 4 giugno.