Poliambulanza, la prima sala operatoria Ultra Hd

Poliambulanza ha adottato una tecnologia ad altissima definizione di FRANCESCA UBERTI

Con un «finto paziente» per mostrare l’incredibile definizione delle immagini

Con un «finto paziente» per mostrare l’incredibile definizione delle immagini

Brescia, 6 maggio 2016 - La Fondazione Poliambulanza di Brescia è il primo ospedale in Italia in grado di eseguire procedure chirurgiche mini-invasive con il supporto della tecnologia 4k ultra HD. Poter disporre di tali immagini ad altissima risoluzione in sala operatoria significa poter visualizzare dettagli anatomici prima non percepibili ed effettuare procedure chirurgiche laparoscopiche con maggior efficacia e precisione. L’altissima risoluzione è abbinata a un miglior contrasto ed a una più ampia gamma di colore che, restituisce un senso di profondità e realismo. «La tecnologia 4k – afferma il dottor Edoardo Rosso, direttore del dipartimento chirurgico di Poliambulanza – permette di distinguere i particolari più importanti dei tessuti e degli organi trattati durante gli interventi con un importante beneficio per il paziente». Il nuovo blocco operatorio - dopo due anni di lavoro sarà attivo da Lunedì - è composto da 10 sale operatorie (8 di 50mq e 2 da 70 mq).

Le nuove sale sono dotate di un sistema di controllo integrato touch screen che permette all’equipe chirurgica di gestire, con la pressione di un solo tasto, l’impostazione ambientale desiderata (intensità e colorazione luci di sala e delle lampade scialitiche) e le apparecchiature elettromedicali (elettrobisturi, insufflatore, tavolo operatorio e apparecchiature di elettrochirurgia). «Questo significa – afferma Giancarlo Peta di Olympus - azzeramento dei tempi di preparazione e di errori manuali». Ogni sala operatoria è integrata con un sistema di distribuzione video (videorouting) in fibra ottica che consente all’équipe chirurgica di visualizzare su tutti i 7 monitor ad alta risoluzione le informazioni cliniche e sanitarie del paziente, in qualunque punto della sala, è inoltre possibile condividere immagini o video in tempo reale sia all’interno dell’ospedale che all’esterno per confrontarsi con altri specialisti in tutto il mondo.

«E' il miglior risultato esistente con il massimo delle tecnologie che si possono avere in questo campo», afferma Alberto Bellini, Operamed. Della nuova piastra multifunzionale (9mila mq), oltre al blocco operatorio fanno parte la nuova terapia intensiva (10 box più 6 posti letti «open») che sarà pronta ad ospitare i primi pazienti tra 10 giorni comprende anche il nuovo punto nascite e entro fine anno si prevede la conclusione del piano seminterrato (centrale di sterilizzazione, anatomia patologica, obitorio da 6 camere ardenti e locali autopici).