Pantera delle Torbiere: un anno dopo, dov’è?

Iseo, il presunto avvistamento generò una caccia stile safari

Un agente della polizia provinciale di Brescia  impegnato nelle ricerche del grande felino (Fotolive)

Un agente della polizia provinciale di Brescia impegnato nelle ricerche del grande felino (Fotolive)

Iseo (Brescia), 21 luglio 2016 - Che fine ha fatto la pantera? Sul lago d’Iseo e in Franciacorta sono ancora molti a chiederselo. Il prossimo 31 luglio sarà trascorso un anno esatto dalla prima “apparizione ufficiale” del felino all’interno della riserva naturale delle Torbiere del Sebino. I primi a dare l’allarme alle forze dell’ordine sono stati i titolari del distributore Esso di Iseo, affacciato sul parco: l’hanno descritto come una fiera di ragguardevoli dimensioni equiparabile a una pantera. «La prima volta abbiamo visto il felino alle sette e mezzo – avevano raccontato – la seconda attorno alle otto. Prima di noi un nostro fornitore ha scorto un’ombra in Torbiera. Erano circa le sette del mattino». Da quel momento è partita una vera e propria caccia condotta da Polizia provinciale, distretto veterinario dell’Asl, Corpo Forestale dello Stato, carabinieri e volontari di protezione civile. Le segnalazioni della presenza dell’animale sono state a decine. C’è chi ha raccontato di averla rivista all’interno della Riserva, rimasta chiusa per diversi giorni a scopo precauzionale. Altri hanno raccontato di averla incontrata a Sulzano.

La pantera pare essere passata da Provaglio d’Iseo, dove un testimone oculare l’ha «vista chiaramente» sotto casa sua, poco distante dalla chiesa parrocchiale e dove una animale di grosse dimensioni era effettivamente stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del paese e della farmacia. Il riserbo, da parte dei cercatori e degli investigatori, è sempre stato totale. I video girati dalle telecamere non sono mai stati mostrati ai giornalisti e solo pochi hanno riportato di averli visti, come per esempio il sindaco di Provaglio Marco Simonini. A un centro punto un animale nero e molto grande è apparso anche al centro commerciale Le Torbiere e nei pressi delle Porte Franche. Alcune segnalazioni sono arrivate dall’hinterland di Brescia e dalla Bassa. Poi più nulla. La gente ha cominciato a dimenticare la forsennata ricerca della belva, effettuata sia con gabbie da cattura sia durante vere e proprie battute di caccia con fucili carichi di proiettili anestetici.

Che fine ha fatto la bestia? Impossibile rispondere. Forse continua ad aggirarsi nei boschi della zona. Forse è tornata da dove era fuggita o il suo proprietario, che non ha mai denunciato i fatti perchè la deteneva illegalmente, l’ha ritrovata. Forse si è trattato solo di un grosso gatto. Di quei mesi sono rimaste l’ironia della pagina Facebook “Amici della Pantera” ancora frequentata dai curiosi, i fotomontaggi dell’iseano Federico Gasparotti che ha ritratto il felino persino con l’artista Christo.