Vale 140 milioni il social network per i top manager ideato da un 28enne milanese

Classe 1987, Brian Pallas è il "papà" di Opportunity Network, piattaforma d’élite che mette in contatto imprese selezionate tra i migliori clienti delle grandi banche in tutto il mondo di FEDERICA PACELLA

Brian Pallas con Alberto Faganelli (Fotolive)

Brian Pallas con Alberto Faganelli (Fotolive)

Brescia, 5 febbraio 2016 - Vale 140 milioni di euro, ci lavorano 40 persone di 18 nazionalità diverse, ha uffici in cinque Stati, tra New York, Barcellona, Londra, Dubai, Santiago. E’ stato definito il «Linkedin degli amministratori delegati», ma il suo fondatore Brian Pallas, precisa: "Noi mettiamo in rete opportunità, non persone. E i nostri iscritti sono selezionati, perché c’è il filtro degli istituti di credito». Classe 1987, Pallas è il «papà» di Opportunity Network, piattaforma d’élite che mette in contatto imprese selezionate tra i migliori clienti delle grandi banche in tutto il mondo.

Nato a Milanoha studiato in Cattolica e si è laureato a 22 anni. «Ho fatto triennale e specialistica in 4 anni, di giorno lavoravo nell’ambito dell’organizzazione eventi, di notte ero nel team che scriveva i testi per Zelig». La svolta durante il Master alla Columbia University, dove nasce Opportunity Network. Ieri Pallas era a Brescia, a raccontare la sua storia di successo ai giovani imprenditori bresciani. «Il territorio bresciano – ha spiegato – è ricco di aziende, che potrebbero accedere al Network per trovare collaboratori, fornitori, capitali in tutto il mondo. E’ sicuramente un contesto molto interessante».

Attraverso la piattaforma è possibile intercettare investitori in giro per il mondo, uscendo dunque dai confini locali. Entrare nel Network non è però da tutti. Innanzitutto, bisogna essere invitati dalle istituzioni bancarie, partner della società di Pallas, che offrono ai loro migliori clienti questo servizio accessorio. Ottenuto l’accesso, l’amministratore delegato di turno può cercare tra le opportunità presenti già sulla piattaforma quella che più gli interessa, oppure può inserire un’offerta per cercare finanziatori interessati al progetto che propone. Le operazioni devono valere almeno 1 milione di euro. «La peculiarità – commenta Pallas – è proprio nel fatto che chi cerca opportunità nella nostra rete sa di poter contare sulla qualità offerta, perché a monte c’è la selezione fatta tra i migliori clienti di banche».

Un modello di relazione che Federico Ghidini, presidente di Giovani Imprenditori Confindustria Lombardia, definisce «una Confindustria 2.0: c’è un parallelo tra la nostra associazione e questa realtà». «Vogliamo offrire dei modelli – aggiunge Alberto Faganelli, presidente Giovani Imprenditori Aib – ai nostri associati e, perché no, far conoscere nuove opportunità». A un anno e mezzo dalla sua nascita, Opportunity Network conta 5.600 imprese associate. «Obiettivo futuro – spiega Pallas – è sicuramente di incrementare questo numero, che è già importante. Stiamo poi continuando a raccogliere capitali per crescere, ma abbiamo già fatto un passo in più rispetto allo startup, perché siamo già profittevoli. Vendere? Non è nelle nostre intenzioni, né presto né mai».