Macellaio ucciso, le condanne sono troppo leggere per la vedova

I quattro albanesi considerati responsabili omicidio preterintenzionale: pene dai 13 ai 10 anni

Federica Raccagni

Federica Raccagni

Brescia, 26 novembre 2015  - Condannati per omicidio preterintenzionale i quattro albanesi reponsabili della morte di Pietro Raccagni, macellaio di Pontoglio, colpito alla testa con una bottiglia nel corso di una rapina in villa nel luglio di un anno fa e poi morto undici giorni dopo in ospedale. Condanne che non sono piaciute alla moglie del commerciante.

 "La vita di un uomo vale più di queste condanne che sono basse", ha tuonato Federica Pagani, la vedova di Raccagni. "Forse era meglio avere un'arma in casa quella sera perché ci saremmo difesi. Meglio un cattivo processo che un bel funerale" ha detto la donna.

Ergren Cullhaj è stato condannato a 13 anni, così come Pjeter Lleshi, mentre Vitor Lleshi, che materialmente avrebbe colpito Raccagni, è stato condannato a 12 anni. La pena più bassa, 10 anni e 10 mesi è per Luli Erion. A parte un caso, sono tutte condanne più base rispetto alle richieste del pubblico Ministero Claudia Moregola.