Omicidio Marilia: una statua per ricordarla, donata da un benefattore anonimo

Il sindaco Lorenzetti: "L'idea è di un concittadino per ora anonimo per commemorare Marilia assurta a simbolo della violenza sulle donne" di Beatrice Raspa

Claudio Grigoletto e Marilia

Claudio Grigoletto e Marilia

Brescia, 24 agosto 2015 - Un monumento a Gambara per non dimenticare Marilia Rodrigues Silva Martins, emblema del femminicidio. A pochi giorni dai due anni dal delitto della 29enne brasiliana – era il 29 agosto 2013 - picchiata e strangolata in ufficio dal datore di lavoro, il pilota Claudio Grigoletto, dal quale attendeva un figlio, nel Comune della Bassa si ragiona su una iniziativa che perpetui il ricordo della ragazza, la cui vicenda ha fortemente impressionato l’opinione pubblica. «L’idea è stata di un nostro concittadino che preferisce al momento preservarne l’anonimato – spiega il sindaco Ferdinando Lorenzetti -. Un privato mi ha proposto di devolvere dei fondi alla installazione di una piccola statua oppure di una targa per commemorare Marilia, assurta a simbolo della violenza sulle donne». Il benefattore ha trovato subito sponda nell’amministrazione, che sposa lo spirito del progetto. In attesa che si perfezioni il reperimento della somma, Lorenzetti si sta dando da fare per trovare la collocazione più adatta al monumento.  «Convocherò una commissione – continua il sindaco -. Un’opzione può essere lo spazio verde che sorge proprio di fronte al luogo in cui è stato consumato il delitto (la sede della Lk Aviation del pilota Grigoletto, ndr)». Sposato e con due bimbe piccole, il 35enne Grigoletto è stato condannato in primo grado all’ergastolo e ora dal carcere attende che si pronuncino i giudici d’appello. La corte, accogliendo l’istanza della difesa, ha disposto una perizia psichiatrica affidandola al professor Sergio Monchieri. Per la mamma di Marilia, Natalia Silva, quell’uomo è solo «un bambino bugiardo, perfettamente in grado di intendere e volere, che è stato in grado dopo avere ucciso mia figlia di andare subito a fare una lezione di volo e a scattarsi foto con le sue bambine». Al contrario per l’avvocato Luca Ricci del foro di Monza il pilota denota i tratti di un soggetto afflitto da gravi disturbi di personalità: «Era provato fosse un mentitore patologico, presentava i tratti del disturbo narcisistico, gli veniva diagnosticata una personalità bipolare» aveva scritto il difensore argomentando il ricorso in appello. Secondo i giudici della corte d’assise, Grigoletto per almeno un mese ha studiato l’eliminazione della segretaria, diventata per lui «fastidiosa e petulante, in quanto quella che appariva una relazione sentimentale forte, piena di passione ed avvincente, era nel tempo appassita e consunta».  Marilia ormai gli appariva «rivendicativa, pericolosa e a tratti ricattatoria, in quanto le richieste della giovane per il mantenimento del figlio e di un adeguato status economico si erano rivelate una complicazione». Quel 29 agosto 2013 dopo averla convinta a raggiungerlo in ufficio con la promessa di cercare una casa in cui trasferirsi, l’uomo la picchiò e strangolò, poi tent<WC>ò<WC1> di distruggere il cadavere appiccando il fuoco con giornali impregnati di ammoniaca. Saturò anche la stanza di gas manomettendo la caldaia.