Nascondeva pettirossi nel portabagli: denunciato per bracconaggio

L'uomo è stato fermato sul Monte Tesio dal Corpo Forestale mentre si aggirava con fare sospetto. Ner bagagliaio sono stati trovati 15 pettirossi e il materiale utilizzato per installare le reti di uccellagione.

I pettirossi e il materiale utilizzato per la caccia di frodo

I pettirossi e il materiale utilizzato per la caccia di frodo

Gavardo (Brescia), 7 ottobre 2015 - Ancora un caso di bracconaggio scoperto nel bresciano da parte del Corpo Forestale dello Stato. Nel corso di un servizio di controllo del territorio, nella mattinata di ieri, il personale della Stazione forestale di Gavardo ha visto un’automobile condurre manovre sospette in un bosco sul Monte Tesio, nel Comune di Gavardo. L’automezzo è stato fermato e il guidatore, M.G. di 41 anni, mostrando immediatamente segni di nervosismo, ha giustificato la sua presenza in quel luogo spiegando di avere raccolto sambuco. “Nel bagagliaio dell’auto però - ha spiegato il comandante del Corpo Forestale Pier Edoardo Mulattiero -  invece che il sambuco raccolto è stata trovata una gabbietta contenente un esemplare vivo di pettirosso, specie particolarmente protetta dalla Convenzione di Berna”. I forestali hanno così controllato la vettura dove, in in un sacchetto di stoffa, c’erano 15 pettirossi, un  fringuello e quattro passere scopaiole. In uno zaino in tela verde è stato anche trovato il materiale utilizzato per installare le reti da uccellagione (numerosi picchetti in ferro, tenaglia, mazzetta da carpentiere, forbice per potare, pinza). Il bracconiere è stato denunciato e tutta la merce sequestrata.

Non si tratta della prima operazione  messa a segno dei forestali. A Provaglio d’Iseo un anziano è finito nei guai sia a causa delle reti che usava per cacciare di frodo, sia perche aveva decine di uccelli spennati in freezer.