Molestie su minori
Brescia, 13 aprile 2016 - Avrebbe tenuto dentro di sé il segreto per diversi anni, poi si sarebbe confidata con un’amica, un sacerdote e una ginecologa. «Quando avevo circa 8 anni il convivente di mia nonna mi ha molestato», ha raccontato la ragazza allora adolescente e oggi appena maggiorenne. L’uomo, un ultraottantenne che al momento delle presunte molestie aveva superato i 70 anni, rischia una condanna a 3 anni e 4 mesi di carcere per violenza sessuale. Questa è la richiesta di pena avanzata dal Pm Eliana Dolce nel corso del processo.
Tre gli episodi fatti emergere dalla giovane ascoltata nel corso del processo che si sta celebrando in Tribunale a Brescia. Nella sua ricostruzione la ragazza ha ricordato come una volta il convivente della nonna l’avesse molestata in camera da letto mentre giocava con la sorella. In un’altra occasione il nonno acquisito l’avrebbe presa in braccio in un gazebo cominciando a farle sfregare le parti intime su una delle sue gambe. Il terzo episodio emerso nel corso del dibattimento sarebbe avvenuto invece nel bagno di casa. Lì l’anziano si sarebbe abbassato i pantaloni e le mutande facendosi toccare il pene dalla bambina.
«Inizialmente non ha capito cosa stesse accadendo – ha sottolineato il pm Eliana Dolce –. La vittima si è resa conto che si trattava di atti sessuali quando, crescendo, ha cominciato a percepire cos’è la sessualità. Per questo ha atteso prima di raccontare questi episodi». Ha invece negato tutto l’anziano. «Si tratta di fraintendimenti da parte della ragazza – ha detto il difensore dell’uomo, avvocato Alberto Longo, che per il suo cliente ha chiesto l’assoluzione –. Siamo davanti ad un uomo che paga i cattivi rapporti familiari tra la madre e la nonna della ragazza. Incarna così la figura del “mostro ideale’’». Processo aggiornato al prossimo 21 giugno, quando verrà letta la sentenza.