Marcheno, imprenditore scomparso: c’è un fascicolo per sequestro di persona

È a carico di ignoti, consente indagini a tutto campo. Altre 48 ore di ricerche di Milla Prandelli e Beatrice Raspa FOTO - La ricerca dell'imprenditore / I vigili del fuoco impegnati nel ritrovare l'uomo

La Protezione Civile è impegnata nelle ricerche

La Protezione Civile è impegnata nelle ricerche

Marcheno (Brescia), 13 ottobre 2015 - Dalle 19 di giovedì dell’imprenditore della Valtrompia Mario Bozzoli si sono perse le tracce: e la procura di Brescia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per sequestro di persona. Un’ipotesi di reato, questa, che lascia agli inquirenti e agli investigatori la massima libertà di agire nei loro accertamenti. «Non possiamo escludere alcuna ipotesi», ha dichiarato ieri infatti il procuratore di Brescia Tommaso Buonanno. Le ultime notizie dell’imprenditore le ha avute la moglie alle 19 di giovedì, appunto, quando il marito le aveva telefonato per dirle che l’avrebbe raggiunta nella loro casa sul lago di Garda, subito dopo essersi cambiato d’abito. Ma gli abiti sono rimasti appesi nell’armadietto, l’auto era regolarmente parcheggiata in azienda e nessuno ha visto uscire dai cancelli Mario Bozzoli, un uomo alto un metro e novanta che in azienda lavorava in tuta blu esattamente come i suoi operai. E anche le tracce dei cani molecolari si fermano nell’area della fabbrica. Tuttavia le indagini vengono condotte in tutte le direzioni, coordinate in modo meticoloso dal comandante dei carabinieri di Brescia colonnello Giuseppe Spina. Nessuna ipotesi è trascurata: dall’allontanamento volontario all’omicidio, passando per il rapimento. La famiglia, intanto, ha nominato un legale di fiducia: si tratta di Patrizia Scalvi che chiederà lo spegnimento dei forni al sostituto procuratore titolare dell’indagine. Questo per verificare che l’imprenditore non sia finito all’interno dei forni dove peraltro le temperature sono elevatissime. Nelle scorse ore sono stati sentiti conoscenti e parenti per capire se qualcosa non andasse o se ci fossero problemi. Sono state anche fatte delle perquisizioni a casa dei famigliari, che secondo quanto emerso, non hanno dato alcun risultato. Gli investigatori erano alla ricerca di elementi e indizi che potessero indirizzare le indagini in questa o quella direzione. Pare che nelle prossime ore saranno riesaminati tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza.

Il riserbo è totale. In azienda sono continuati i sopralluoghi, per escludere l’eventuale presenza dell’imprenditore dove nessuno si aspetterebbe: sono stati ispezionati i tetti e le cabine dell’elettricità. «Le ricerche sono continuate tutto il giorno di ieri – ha spiegato il sindaco di Marcheno Diego Bertussi –Sono stati controllati il fiume Mella fino a Gardone Valtrompia e il torrente Vandeno. Sono anche state svuotati i pozzi neri e le fognature, senza alcun riscontro».

Ieri mattina a palazzo Broletto si è svolto un tavolo tecnico coordinato dalla Prefettura dove è stato deciso di continuare le ricerche di Mario Bozzoli per altri due giorni. «Dopo un colloquio con il procuratore - ha spiegato il Prefetto di Brescia Valerio Valenti -abbiamo deciso di riprendere e far proseguire per le prossime 48 ore le ricerche». Questa mattina in via Gitti a Marcheno torneranno non solo i carabinieri, i vigili del fuoco e i volontari del soccorso Alpino ma anche le unità logistiche e cinofile della protezione Civile di Brescia. Sarà passato al setaccio tutto il percorso da casa di Mario Bozzoli alla sede dell’acciaieria. Saranno controllati anche il versanti del monte al di là del Mella. «Quando lasceremo l’azienda sarà perché le forze dell’ordine hanno la certezza che il signor Mario non è stato occultato da nessuna parte», ha concluso il sindaco del paese. Gli ingredienti per definire quello dello scomparso di Marcheno il mistero del 2015, ci sono e ogni ora che passa pare assumere tinte sempre più oscure, che lasciano supporre che qualsiasi cosa sia accaduta a Mario Bozzoli, sia estremamente grave.