"O ci paghi o ti sparo", condannato Giacomo Bozzoli

L'uomo è il nipote di Mario Bozzoli, imprenditore scomparso lo scorso 8 ottobre e per cui è indagato anche lo stesso Giacomo, insieme al fratello e a due dipendenti della fonderia

Giacomo Bozzoli, nipote di Mario (Fotolive)

Giacomo Bozzoli, nipote di Mario (Fotolive)

Marcheno (Brescia), 2 maggio 2016 - La seconda sezione penale del tribunale di Brescia ha condannato Giacomo Bozzoli a cinque mesi con pena sospesa per esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza e minacce alle persone. Si tratta del nipote di Mario Bozzoli, l'imprenditore di Marcheno, nel Bresciano, scomparso lo scorso 8 ottobre e per la cui scomparsa è indagato anche lo stesso Giacomo Bozzoli, con il fratello Alex, e due dipendenti della fonderia Bozzoli: Oscar Maggi e un operaio senegalese. 

Oggi il giudice ha invece letto una sentenza di non luogo a procedere per mancanza di querela per Adelio Bozzoli, padre di Giacomo e fratello dello scomparso Mario. Adelio e Giacomo erano in aula per aver minacciato il titolare di una ditta bresciana, poi fallita, della quale erano creditori di oltre 280 mila euro. "O ci paghi o ti sparo" è la minaccia ripetuta da Giacomo Bozzoli il 19 giugno 2013 e il 20 giugno dello stesso anno. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna per Giacomo e Adelio Bozzoli di otto mesi.