Prostituzione, la mappa del sesso a Brescia

La maggior parte delle prostitute proviene da fuori città e raggiunge Brescia in treno per poi allontanarsi verso le 3-4 del mattino. Le restanti vivono in alcuni hotel cittadini, soprattutto in zona stazione di Federica Pacella

Cartello stradale contro la prostituzione

Cartello stradale contro la prostituzione

Brescia, 4 gennaio 2015 - Non sono molti gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine per contrastare la prostituzione. Vendere il proprio corpo, infatti, non è reato. Lo è, invece, lo sfruttamento, difficile da accertare se non c’è la denuncia della vittima, o il favoreggiamento. «Nonostante questi limiti – spiega l’assessore alla sicurezza Valter Muchetti - si è intensificato, nel 2014, il lavoro della Polizia locale di Brescia. Sono stati portati a termine 610 interventi specifici, contro i 511 del 2013, con un impegno complessivo di oltre 2000 ore di servizio serale e notturno». Complessivamente sono state identificate 745 persone su strada, ma in realtà le prostitute a Brescia sono una sessantina, ben note alla Polizia locale: tra loro c’è chi è stata identificata anche 10 volte. «C’è un certo turn over – spiega Francesco Natoli, commissario capo della Polizia locale – ma grosso modo sono sempre le stesse persone che si avvicendano sul territorio comunale: questo dimostra che c’è dietro una certa organizzazione».

Otto sono i fogli di via emessi dal questore, mentre ammontano a 4 le denunce all’autorità giudiziaria per sfruttamento della prostituzione. Infine, 6 ragazze sono state denunciate per risse scatenate per accaparrarsi il posto migliore. Due le prostitute minorenni che sono state affidate a comunità protette a Milano e Bergamo, mentre 3 sono state espulse dal territorio nazionale ed accompagnate a Malpensa. Le vie dell’amore a pagamento sono soprattutto quelle di ingresso alla città. In particolare, via Vallecamonica, con 87 casi, si conferma il luogo dove è stato riscontrato il maggior numero di illeciti. Segue San’Eufemia, con 9 casi, viale Piave con 8, via Milano con 5 e viale Bornata con 3. La maggior parte delle prostitute proviene da fuori città e raggiunge Brescia in treno per poi allontanarsi verso le 3-4 del mattino. Le restanti vivono in alcuni hotel cittadini, soprattutto in zona stazione, che sono stati spesso controllati dalla Polizia locale: in alcuni casi sono scattati provvedimenti di natura commerciale o igienico-sanitaria, insieme ad Asl.