Una t-shirt monitora la salute dei malati. E’ tutta bresciana la maglia rivoluzionaria

Sensori trasmettono parametri vitali: come funziona Helmo di Federica Pacella

Medicina e innovazione

Medicina e innovazione

Brescia, 5 maggio 2015 - Sotto il vestito, la maglietta della salute 2.0. Contro i rischi delle malattie cardiovascolari arriva Helmo, una novità tutta bresciana. L’hanno inventata alla Xeos.it, azienda di Roncadelle che ha superato la prima fase di Horizon 2020, programma europeo per la ricerca e l’innovazione, conquistando un contributo di 50 mila euro. Molti di più ne potrebbero arrivare: tutto dipende da come andrà lo sviluppo della t-shirt che può monitorare 10 parametri vitali. Per ora già predisposti i sensori per: elettrocardiogramma fino a 12 derivazioni, frequenza cardiaca e respiratoria, temperatura ambientale e corporea, accelerazione (può rilevare persino le cadute). In fase prototipale c’è l’integrazione di dispositivi per rilevare pressione arteriosa, sudorazione, saturazione emoglobinica, livello di glicemia.

La maglia, realizzata con speciali fibre sintetiche conduttive, trasmette i parametri vitali ad un dispositivo elettronico e quindi ad un software che li analizza. In modo non invasivo, dunque, monitora 24 ore su 24 i parametri vitali e segnala in tempo reale situazioni anomale, permettendo di prevenire eventi fatali e di eseguire monitoraggi cardio-vascolari per lunghi periodi. Persone a rischio, pazienti appena dimessi, ma anche sportivi potranno continuare la loro vita di sempre sapendo che il «grande fratello» li controlla direttamente da sotto la giacca.

Il prototipo di Helmo, la maglietta della salute realizzata dall’azienda bresciana

«La telemedicina – spiega Franco Boldi, fondatore di Xeos.it e responsabile e coordinatore di Helmo - cambierà radicalmente la sanità: assisteremo a un miglioramento del servizio garantito al cittadino a fronte di una diminuzione della spesa pubblica». Helmo è un progetto tutto bresciano: è di Paitone l’azienda che ha fornito le magliette per i prototipi, la X-tech, così come è della nostra provincia la Europartner Finance, società che si è occupata delle attività di project management. «I costi medi terapeutici - afferma Mauro Magoni, direttore di Neurologia vascolare-Stroke Unit degli Spedali Civili di Brescia e consulente tecnico-scientifico del progetto – per un paziente con ictus ammontano a circa 20 mila euro l’anno, destinati ad aumentare. Il sistema Helmo contribuirà in modo significativo a ridurre questa spesa». Infatti, secondo Riccardo Raddino, professore della statale e consulente tecnico-scientifico di Helmo, «assistere in maniera continua un cittadino, grazie a sistemi di monitoraggio dei parametri vitali, come quello di Helmo, ci aiuta a identificare in tempi brevi episodi gravi e di intervenire anche per salvare la vita di chi ha bisogno».