Lega, congresso a Brescia. Salvini sul terrorismo: basta fiaccolate, ora maniere forti

I delegati chiamati a eleggere il nuovo segraterio lombardo. Presenti i vertici del Carroccio e il leader Salvini. Candidato unico Paolo Grimoldi. Lo slogan: "Liberi di decidere fino all'indipendenza"

Matteo Salvini (Fotolive)

Matteo Salvini (Fotolive)

Brescia, 21 novembre 2015 - Al PalaBanco di Brescia è il giorno del congresso della Lega Lombarda, con cui i delegati sarà eletto il nuovo segretario lombardo (Paolo Grimoldi, deputato, attuale commissario e candidato unico).  Presenti tutti i principali dirigenti della Lega, a partire dal segretario federale Matteo Salvini. Ingente la presenza delle forze dell'ordine attorno alla sede. Lo slogan, che campeggia in rosso sullo sfondo del palco richiama l'obiettivo storico del Carroccio: "Liberi di decidere fino all'indipendenza!". Aprendo i lavori, il deputato Guido Guidesi, ha ricordato un "amico che non c'e' piu'", Gilberto Oneto, che si è spento ieri dopo una lunga malattia. Oneto, è stato giornalista, amico e collaboratore del professore Gianfranco Miglio. A lui Il deputato del Carroccio ha chiesto di dedicare la giornata di lavoro di oggi. 

SALVINI -  Dal palco di Brescia Salvini è tornato a parlare dell'allarme terrorismo. "Io sono stufo delle fiaccolate e dei minuti di silenzio, che vadano a farle in Siria le fiaccolate". Matteo Salvini, si è detto convinto che ora contro il terrorismo occorre "reagire con le maniere forti e non con il dialogo". Al congresso della Lega Lombarda ha chiesto all'Ue di "chiudere le frontiere, non di controllarle". Prima di chiudere il suo intervento il segretario della Lega ha criticato il messaggio inviato ieri dal premier Matteo Renzi via Whattsapp contro un allarme-bufala sul terrorismo. "Se sei conseguente, dimettiti - ha affermato Salvini parlando del capo del governo -, perché la prima bufala sei tu". 

MARONI - Dal palco di Brescia il presidente della Regione Roberto Maroni ha rilanciato il referendum per una maggiore autonomia alla Lombardia. "Dobbiamo farlo e vincerlo", ha detto nel suo intervento, ricordando di aver chiesto al governo di svolgerlo con le amministrative della prossimo anno. "Ovviamente ci ha detto di no, vogliono boicottarlo - ha poi aggiunto - ma continuerò a chiederlo e se non ci consentiranno di farlo al primo turno delle elezioni di primavera, propongo di farlo il 24 aprile: giorno prima della Liberazione, cosi' ci liberiamo anche noi". Il governatore ha poi chiesto alla platea leghista di partire gia' da gennaio con la mobilitazione. "Ogni Comune deve avere un comitato per promuoverlo - ha detto - è una battaglia che non possiamo perdere".

BOSSI - "Se i terroristi arrivano sui barconi, non saprei, può darsi ma non lo posso sapere. Più grave è che e ci sia stata l'immigrazione e non c'è il lavoro". ha detto il presidente nazionale della Lega Lombarda Umberto Bossi, intervenendo al congresso nazionale in corso a Brescia. Secondo Bossi la mancanza di lavoro, porta alla disgregazione della società e quindi non c'è integrazione. E senza questa, c'è lo scollamento della società. "Non è un caso infatti - secondo il senatur - se molti foreign fighters sono partiti proprio dalla Lombardia" dove probabilmente erano venuti in cerca di un'occupazione. "La sinistra - conclude Bossi - questo lo ha sempre negato perche' voleva i voti".