Macello degli orrori, chieste condanne per veterinari dell'Asl Brescia

Secondo la Procura i due "omettevano di effettuare le visite ante mortem e post mortem dei bovini presenti al macello Italcarni e la cui carne doveva essere venduta"

Un’immagine del fascicolo aperto in Procura  a Brescia a sostegno della denuncia: una mucca sfinita e a terra viene trascinata con un muletto all’interno del macello

Un’immagine del fascicolo aperto in Procura a Brescia a sostegno della denuncia: una mucca sfinita e a terra viene trascinata con un muletto all’interno del macello

Ghedi, 26 luglio 2016 -  Il sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani ha chiesto due condanne per altrettanti veterinari dell'Asl di Brescia coinvolti nel processo Italcarni, il macello di Ghedi, nel Bresciano, posto sotto sequestro un anno fa dopo che all'interno sono state trovate carni infettate con cariche batteriche anche 50 volte superiori alla norma a causa dei maltrattanti che venivano effettuati sugli animali presenti. L'accusa ha chiesto la condanna a 5 anni per G.A.B. e tre anni e sei mesi per M.P. Secondo la Procura i due "omettevano di effettuare le visite ante mortem e post mortem dei bovini presenti al macello Italcarni e la cui carne doveva essere venduta per il consumo umano e omettevano di impedire una condotta di maltrattamento causa della poderosa  contaminazione batterica della carne macellata".

La sentenza è prevista per il prossimo 21 ottobre quando i giudici dovranno pronunciarsi anche sui patteggiamenti richiesti dal responsabile del macello di Italcarni e tre dipendenti.