A Brescia spuntano i cartelloni: "Immigrati: benvenuti a casa mia!". La campagna di Fn contro sindaco, vescovo e prefetto

Il Comune: "Forza Nuova chiede il rispetto delle regole, affiggendo cartelloni abusivi in tutta la città. Un atteggiamento che l’Amministrazione comunale non ha intenzione di tollerare"

Brescia, uno dei manifesti a firma AN

Brescia, uno dei manifesti a firma AN

Brescia, 2 marzo 2015 - Alcuni manifesti a firma di Forza Nuova hanno fatto la loro comparsa a Brescia. I cartelloni raffigurano le principali istituzioni bresciane, con la titolazione: “Immigrati: benvenuti a casa mia!” e gli indirizzi di Comune, Curia e Prefettura. È questo l’attacco provocatorio che la sezione bresciana di Forza Nuova ha voluto rivolgere ai tre principali fautori delle politiche migratorie. Motivano così il gesto i portavoce del movimento: “I piani alti delle istituzioni favoriscono l’immigrazione incontrollata, ricavandone voti, nuovi fedeli e un business fertilissimo; gli svantaggi di una presenza straniera superiore al 20% colpiscono tuttavia il restante 99,9% della popolazione “comune”, come testimonia la recente ed ennesima violenza ai danni di una 25enne italiana avvenuta in città, di cui si è reso colpevole un 40enne straniero.”  

Brescia, uno dei manifesti a firma AN

"Ci facciamo portavoce dei cittadini bresciani, inascoltati da chi si sente al sicuro nella propria Bastiglia, – Continua la nota di FN – in particolar modo delle fasce più esposte: gli italiani che si trovano a essere in minoranza nel proprio condominio o nel proprio quartiere, che vengono sorpassati nelle graduatorie di casa e asilo, o che perdono il lavoro (tra città e provincia i disoccupati sono oltre 42mila).” Conclude il movimento: “I bresciani, accantonati quali cittadini di serie B e utili solo quando sono spremuti dal fisco, rispediscono al mittente le parole vuote di “integrazione” e “accoglienza”, invitando il primo cittadino, il prefetto e il vescovo di Brescia ad accogliere nelle proprie strutture i richiedenti asilo presenti sul territorio, clandestini o regolari che siano. Sapranno dare l’esempio?”. 

Brescia, uno dei manifesti a firma AN

Immediata la risposa del Comune: "Forza Nuova chiede il rispetto delle regole, affiggendo cartelloni abusivi in tutta la città. Un atteggiamento che l’Amministrazione comunale non ha intenzione di tollerare, visto che il bene pubblico va tutelato ed è inconcepibile che proprio chi chiede il rispetto delle norme sia il primo a non tenerne conto". "I cartelloni - prosegue il Comune di Brescia nella nota - sono stati attaccati abusivamente su muri pubblici e privati, sui cestini delle spazzatura, sulle centraline delle utenze pubbliche, nonostante sia vietato. Il Comune informa, quindi, che provvederà a sanzionare i responsabili di questi comportamenti, come previsto dal regolamento per le pubbliche affissioni".

Oggi, martedì 3 marzo, arriva la controreplica di Forza Nuova: "Nulla da dire sul tempismo del sindaco, che tuttavia non riscontriamo quando si tratta di contrastare i furti o di combattere il degrado: ad esempio, perché non va a fare la voce grossa in Mandolossa, vera e propria zona franca straniera nel territorio comunale, da decenni crocevia di criminalità e spaccio? Vada, il sindaco Del Bono, a fare due parole con i cittadini che subiscono un furto al mese o che si vedono molestati dagli ambulanti persino nel centro storico". E concludono: "Ci rendiamo disponibili ad accompagnare il sindaco in un “tour” del degrado bresciano: potrà toccare con mano e vedere con i propri occhi i problemi reali della città italiana con il più alto tasso di immigrazione. Altro che i manifestini affissi fuori dagli spazi: indichiamo la luna e lui osserva il dito".