Venerdì 19 Aprile 2024

Green Hill, condannati i responsabili dell'allevamento di beagle. Gli animalisti: sentenza storica

Brambilla:è una grande vittoria, un traguardo di straordinaria importanza

Sentenza per il processo Green Hill (Fotolive)

Sentenza per il processo Green Hill (Fotolive)

Brescia, 24 gennaio 2015 - La prima sezione penale del tribunale di Brescia ha condannato tre dei quattro imputati nel processo Green Hill. Condannati ad un anno e sei mesi Ghislane Rondot, co-gestore di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, e Renzo Graziosi, veterinario. Un anno al direttore Roberto Bravi.

Uno dei beagle liberati da Green HillLAV - “La sentenza di condanna di Green Hill è un riconoscimento a tutte e tutti coloro che in tanti anni hanno partecipato a manifestazioni a Montichiari e in tante altre parti d’Italia e del mondo, hanno digiunato, firmato petizioni, realizzato inchieste giornalistiche, presentato denunce, scavalcato barriere fisiche e ideologiche che difendevano l’indifendibile – ha detto Gianluca Felicetti, presidente LAV -  sapendo bene che “Oltre il filo spinato di Green Hill”, la vivisezione esiste ancora e uccide quasi 3000 animali al giorno, tutti i giorni, solo nel nostro Paese, e non da alcuna risposta positiva alla nostra salute: per questo la nostra battaglia è continua”.

BRAMBILLA - "La sentenza di Brescia è una grande vittoria, un traguardo di straordinaria importanza" commenta l'onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente. La sentenza su Green Hill riconosce "il principio secondo cui, anche nel contesto di massimo sfruttamento economico e per scopi asseritamente scientifici, gli animali vanno rispettati e tutelati, come prevede la legge. Da questo punto di vista la sentenza ha una portata storica e suggella degnamente una vicenda emblematica per l'opinione pubblica, non solo del nostro Paese. Green Hill era davvero il 'canile lager' che avevamo denunciato, contro il quale hanno manifestato decine di migliaia di persone. È una vittoria dell'accusa, ma anche di tutti coloro che amano gli animali e di tutti i poveri cani che hanno perduto la vita o hanno vissuto una non-vita tra le mura dello stabilimento di Montichiari".

ENPA - "Una sentenza storica che segna una straordinaria vittoria per gli animali. Il 23 gennaio sarà la Giornata della Memoria dell'animalismo". Queste le parole con cui la presidente nazionale dell'Enpa Carla Rocchi oggi presente in aula a Brescia per Beagle e padroni davanti al tribunale di Bresciaassistere al verdetto del processo Green Hill, commenta a caldo la condanna di tre dei quattro imputati a complessivi quattro anni e due mesi di reclusione: "Con la sentenza di oggi - aggiunge Rocchi - si chiude la triste stagione degli allevamenti dei beagle da laboratorio".

LEGAMBIENTE - "Accogliamo con grande gioia la sentenza di condanna, emessa oggi dalla prima sezione penale del tribunale di Brescia, nei confronti dei responsabili dell'allevamento di Green Hill di MontichiarI - dice Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente -. Il successo di oggi è figlio di quell`esposto che Legambiente tre anni fa ha fatto contro l`allevamento di beagle, al quale è seguito il sequestro ordinato dalla Procura della Repubblica di Brescia delle strutture e di tutti i cani presenti nell`allevamento. Un risultato, quello arrivato oggi, che rappresenta una storica vittoria ed un prezioso riconoscimento per tutti coloro che si sono impegnati per salvare i cani, per chiedere la definitiva chiusura della struttura dove venivano maltrattati ed uccisi gli animali".