Giovedì 25 Aprile 2024

"Niente gay nel mio studio": Taormina condannato in Appello per discriminazione

L'avvocato Carlo Taormina dovrà versare 10mila euro all'Avvocatura per i diritti Lgbti - Rete Lenford'

Carlo Taormina

Carlo Taormina

Brescia, 23 gennaio 2015 - Aveva dichiarato in radio che non avrebbe mai assunto un gay, ora l'avvocato Carlo Taormina si vede confermata in Appello a Brescia la condanna a un risarcimento di 10mila euro già stabilito dal tribunale di Bergamo nell'agosto scorso. Taormina dovrà versare la cifra ad un'associazione che tutela i diritti degli omosessuali e deve pagare la pubblicazione su un quotidiano nazionale della sentenza. L'avvocato era intervenuto il 16 ottobre 2013 alla trasmissione 'La Zanzara' di Radio 24, e, rispondendo ad una domanda del conduttore, aveva detto che mai avrebbe assunto un omosessuale. L'avvocato aveva anche aggiunto «nel mio studio faccio una cernita adeguata in modo che questo non accada». 

Conduttore: "Cioè, non ho capito, lei, se uno è omosessuale, non lo assume nel suo studio?". Taormina: "Ah sicuramente no, sicuramente no". Conduttore: "Ma professore, ma questa è discriminazione... è discriminazione questa roba qua". Taormina: "Beh vabbè sarà discriminazione, a me non mene frega niente". Conduttore: "Cioè non ho capito, lei lo chiese, se fa un colloquio chiede 'Ma lei è frocio?'". Taormina: "No, lo capisco da solo, non c'è bisogno".

"E' evidente che a seguito della politica di assunzione discriminatoria dell'avvocato Taormina, come da lui pubblicamente manifestata, avvocati o praticanti con l'orientamento sessuale in parola, saranno distolti dal proporsi, con pregiudizio di quella parità delle condizioni di accesso all'occupazione, garantita dalle norme in esame". E' quanto scrivono i giudici della sezione lavoro della corte d'appello di Brescia nelle motivazioni della sentenza. Il collegio presieduto dal giudice Antonella Nuovo ha quindi rigettato l'impugnazione della sentenza con cui Taormina si lamentava di aver solo espresso un'opinione personale tutelata dall'articolo 21 della Costituzione visto che all'epoca non stava facendo assunzioni nel proprio studio.

Era stata l'Associazione Avvocatura per i diritti LGBTI - Rete Lenford presentare il ricorso per discriminazione, assistita dagli avvocati Grazia Sangalli e Alberto Guariso, riportando l'intervista di Taormina e lamentando la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale in materia di occupazione vietata dall'articolo 2 del decreto legislativo 216/2003