Gatti abbandonati dai proprietari che sono in vacanza: salvati in extremis

La caparbietà di una volontaria dell’associazione animalista Oipa e di un carabiniere della stazione di Carpenedolo hanno consentito di salvare da morte certa una gatta e i suoi piccoli, lasciati chiusi in casa da un cittadino straniero e da sua moglie, partiti per le vacanze di Milla Prandelli

Cucciolo di gatto

Cucciolo di gatto

Carpenedolo (Brescia), 2 settembre 2014 - La caparbietà di una volontaria dell’associazione animalista Oipa e di un carabiniere della stazione di Carpenedolo hanno consentito di salvare da morte certa una gatta e i suoi piccoli, lasciati chiusi in casa da un cittadino straniero e da sua moglie, partiti per le vacanze. È accaduto nel centro della bassa bresciana, in una abitazione da cui per giorni si sono levati i miagolii disperati dei micetti appena nati, oltre che quelli della loro mamma.

«Alcuni giorni fa degli anonimi mi hanno segnalato che a Carpenedolo c’era un problema con una gatta — spiega la volontaria Simona Duci — La micia piangeva notte e giorno, disperatamente. La credevano semplicemente sola e incustodita. Invece cercava di salvare i suoi piccoli. I suoi padroni, un nordafricano e una italiana, l’avevano lasciata sola coi suoi gattini appena nati. Purtroppo, per procurarsi da mangiare, la micia è uscita da una persiana, senza riuscire a rientrare. Si è straziata per giorni». Simona Duci e altri volontari hanno così realizzato una scaletta per consentire alla gatta di entrare in casa ad allattare i piccoli, lasciando nel frattempo un cartello in cui chiedevano di essere contattati per poter prendere in affidamento gli animali. Dei vicini, difatti, hanno spiegato che qualcuno «sarebbe passato per sfamare la famigliola pelosa».

«Invece non è mai arrivato nessuno — sottolinea Duci — per questo motivo ho deciso di tornare a Carpenedolo, dove nel frattempo la situazione è stata tenuta sotto controllo da altri volontari del posto. Inizialmente ho trovato difficoltà. Nessuno voleva prendersi la responsabilità di farci entrare nella casa della famiglia assente per ferie. Per fortuna un angelo ci ha aiutato. Si tratta dell’appuntato Zanetti dei carabinieri di Carpenedolo che incredibilmente, nel mese di agosto, è riuscito ad ottenere il permesso dal magistrato, che ci ha concesso di entrare e recuperare i gattini. Nell’appartamento c’erano vermi, cibo putrefatto e feci ovunque. I gatti hanno tutti gastrointerite e parassiti. Sono denutriti e disidratati».

Il magistrato ha affidato temporaneamente gli animali a Simona Duci che li ha portati da una veterinaria che si è presa cura di loro gratuitamente. I proprietari sono stati denunciati per abbandono e condizioni incompatibili per la loro natura. «La speranza è che il magistrato mi affidi definitivamente questi poveri animali», conclude la volontaria di Oipa.