Da due scuole sparisce un milione di euro. La responsabile è una dirigente: denunciata

Un milione di euro, o poco meno, sparito dalle casse di due scuole superiori: una della provincia, l’altra del capoluogo bresciano di Luca Degl'innocenti

Un intervento dei carabinieri

Un intervento dei carabinieri

Brescia, 13 febbraio 2014 - Un milione di euro, o poco meno, sparito dalle casse di due scuole superiori: una della provincia, l’altra del capoluogo bresciano. Una vicenda al limite del credibile venuta alla luce dopo la denuncia dei rispettivi prèsidi sporta ai carabinieri. Minuziose e laboriose indagini hanno portato all’individuazione del presunto autore del mega ammanco: la dirigente dei servizi generali amministrativi, una donna cinquantenne ora denunciata a piede libero con le accuse di peculato e falsità in atti. Nei guai anche il marito: per lui è l’accusa di riciclaggio. A coordinare l’indagine il pm della Procura di Brescia Leonardo Lesti.

Il sistema che sarebbe stato ideato dalla donna rasenta il diabolico. In pratica la dirigente, approfittando del suo ruolo, ha messo più volte in pagamento dai conti della scuola fatture per prestazioni di terzi presso l’istituto. La prima volta in modo corretto, le altre modificando in modo artificioso le bolle facendo risultare i suoi conti bancari come destinazione. Ciò che sorprende ancora di più è che mai tale “giochino” sia stato scoperto durante i controlli di revisione, previsti dalla legge, effettuati da persone terze. I sospetti sono diventati certezza quando gli investigatori hanno trovato identici importi e progressivi di fattura miracolosamente moltiplicati nel registro contabile della scuola. Non solo: avrebbe inserito il suo nome nel sistema che procede al pagamento di supplenze e altre prestazioni in realtà mai svolte.

E così una pioggia di bonifici illeciti (in media dai 2 ai 4mila euro a volta) hanno fatto lievitare le tasche della donna che, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, provvedeva all’immediato prelievo in contanti dei bonifici o li riversava su carte di credito prepagate al fine di ridurre al minimo la possibilità del controllo. Secondo i calcoli, solo dal 2007 al settembre dello scorso anno, sarebbero stati distratti 800mila euro. Il resto, per arrivare al milione, negli anni precedenti. Una bulimia di denaro che sarebbe poi stata utilizzata per l’acquisto di beni di lusso. 

I carabinieri hanno posto sotto sequestro cautelativo per ordine della magistratura una trentina di orologi di gran valore, una Porsche Cayenne (comprata lo scorso anno con un bonifico di 90mila euro), un’Audi A3 e un anello con diamanti. Tutto ciò è saltato fuori durante le perquisizioni effettuate presso le case nella disponibilità della signora: un bell’appartamento in uno dei centri turistici più esclusivi del Bresciano e una mega villa nelle campagne umbre: a Piegaro (Perugia) per la precisione. In questo caso i carabinieri hanno avuto accesso a un casolare finemente ristrutturato di circa 300 metri quadri, con dépendance per gli ospiti, una piscina: tutto attorno un enorme terreno piantumato con olivi e alberi da frutto. Insomma: una dimora da sogno. A ciò si aggiungono circa 170mila euro sequestrati dai vari conti nella disponibilità della coppia. Le indagini continuano e potrebbero portare ad altri sviluppi clamorosi.

luca.deglinnocenti@ilgiorno.net