Percorso della Memoria, divelta la lapide di Ramelli

Qualche giorno fa, la formella era stata oggetto d'imbrattamento. L'assessore regionale Viviana Beccalossi: "A rendere ancor più grave l'accaduto è l'indifferenza della giunta di centrosinistra che continua a ignorare scritte sui muri del centro di Brescia che inneggiano proprio all'omicidio di Ramelli o ad altre tragedie che hanno portato alla morte di militanti della destra italiana"

Sergio Ramelli

Sergio Ramelli

Brescia, 27 maggio 2015 - La notte tra martedì e mercoledì, dal percorso della Memoria delle vittime del Terrorismo e delle Stragi, è stata violentemente rimossa la formella dedicata a Sergio Ramelli ucciso a Milano il 13 marzo 1975, e  già oggetto alcuni giorni fa d’imbrattamento. In conseguenza di ciò, si è ritenuto opportuno sporgere denuncia nei confronti di ignoti. Il presidente della casa della Memoria di Brescia Manlio Milani ha assicurato che sono iniziate le operazioni per sostituire la formella intitolata a Sergio Ramelli, divelta e fatta sparire dal percorso della Memoria che si sviluppa in centro città a Brescia e che rappresenta un ricordo di tutte le vittime del terrorismo. Il furto della lapide intitolata a Ramelli arriva a 24 ore dal 41esimo anniversario della strage di Piazza della Loggia.

Viviana Beccalossi, assessore della Regione Lombardia e dirigente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, commenta così la notizia dell'atto vandalico avvenuto in Contrada Sant'Urbano, a Brescia, dove nel 2012 l'allora sindaco di centrodestra, Adriano Paroli, realizzò un percorso composto da 495 formelle in ricordo di altrettante vittime del terrorismo di ogni colore politico. "A rendere ancor più grave l'accaduto è l'indifferenza della giunta di centrosinistra - aggiunge Viviana Beccalossi - che continua a ignorare scritte sui muri del centro di Brescia che inneggiano proprio all'omicidio di Ramelli o ad altre tragedie che hanno portato alla morte di militanti della destra italiana. In nome della pacificazione e della tolleranza predicata dalla sinistra, il sindaco Emilio Del Bono provveda immediatamente a far cancellare queste scritte ignobili. Se non lo farà lui, io e i militanti di Fratelli d'Italia, pacificamente e armati di pennelli, vernice e buona volontà provvederemo a pulire i muri da quelle frasi vergognose".