The Floating Piers, prefetto: ci saranno più treni e battelli, ma evitate week-end

Il prefetto Valenti: visitare la passerella non è un diritto, ma un'opportunità, il territorio ha dei limiti nella capacità di accoglienza. Christo: sono felice, quest'opera è come un immenso giardino

The Floating Piers

The Floating Piers

Sulzano, 20 giugno 2016 -  Dopo il primo week-end di The Floating Piers è tempo di bilanci.  "Il sistema ha tenuto - ha commentato il prefetto di Brescia Valerio Valenti - e sono soddisfatto di come, grazie a impegno di forze ordine e tutti soggetti coinvolti, siamo riusciti a far fronte ai numeri dei primi giorni". "I visitatori devono sapere che visitare la passerella non è un diritto, ma un'opportunità e quindi bisogna tenere conto che il territorio ha dei limiti nella capacità di accoglienza - ha spiegato il prefetto - Rimoduleremo i battelli per agevolare il rientro dei passeggeri la sera da Montisola verso terra, ma comunque saranno due o tre corse in più perché la disponibilità di battelli non va oltre e rimoduleremo meglio anche treni per cercare di garantire frequenze ma magari ridurre portata passeggeri x evitare imbuto a Sulzano". Il prefetto Valenti ha poi dato un consiglio ai turisti: "In piazza a Sulzano posso stare al massimo 6 mila persone in coda. Cercheremo di assistere con acqua in caso di caldo. Il consiglio è evitare le visite al sabato o domenica. Prendetevi un giorno di ferie e vi godrete tutto di più". 

La conferenza stampaCHRISTO: THE FLOATING PIERS COME UN IMMENSO GIARDINO - Presente all'incontro anche l'artista, Chirsto, che si è detto felicissimo: "Sono soddisfatto - ha detto l'artista bulgaro - i cambi delle condizioni meteo hanno consentito di godere l'opera con tutti i suoi colori. The Floating Piers resterà unica. Solo una volta nella vita camminerete sulle acque per 16 giorni e non ci sarà mai più un altro Floating Piers nel mondo dopo il 3 luglio. The Floating Piers può essere paragonato a un giardino. E l'equipe può essere immaginata come un gruppo di giardinieri che curano l'opera Il progetto deve mantenere la sua bellezza per tutti i 16 giorni. Abbiamo tutto ciò che serve. E poi ci sono i sommozzatori che controllano costantemente la struttura". 

Per Christo "questo progetto fisico non è un museo, ma un progetto reale, riguarda le cose vere, sole, pioggia, vento, non le cose virtuali". L'artista si è presentato con qualche segno sul viso. «Mettetevi la crema solare, il telo riflette molto il mio naso scottato - ha raccomandato - lo so sulla mia pelle". L'artista ha voluto dare anche un altro consiglio ai turisti. "Dovete avere pazienza, se avete fretta non venite a visitarlo, anche l'attesa è parte dell'esperienza - ha detto -. L' opera d'arte richiede coinvolgimento con lo spazio. Tutto, dalla gioia di togliere le scarpe e camminare piedi nudi fa parte del coinvolgimento"