The Floating Piers, chi è l'autore Christo: artista della spettacolare "land art"

Vita e opere più famose di Christo, l'autore di The Floating Piers, opera che segna il ritorno dell'artista bulgaro-americano che nel 1974 realizzò con la moglie Jeanne-Claude l'ultima opera in Italia

Christo e Jeanne-Claude

Christo e Jeanne-Claude

Brescia, 17 giugno 2016 - Il nome completo di Christo, autore di The Floating Piers (LA GUIDA), l'installazione artistica che sarà visitabile sul lago d'Iseo fra il 18 giugno e il 3 luglio, è Christo Vladimirov Yavachev. La passerella galleggiante sull'Iseo (LE FOTO DELL'OPERA) segna il suo ritorno nel nostro Paese a oltre 40 anni di tempo dall'ultima opera all'aperto, realizzata nel 1974 a Roma con "Wrapped Roman Wall". Allora l'artista impacchettò un tratto delle Mura Aureliane.

Nato in Bulgaria il 13 giugno 1935, da un imprenditore e da segretaria dell'Accademia di Belle Arti di Sofia (dove lui stesso studierà) Christo ha vissuto a Parigi, dove arriva nel 1958. Considerato apolide, rinuncia al suo cognome slavo per utilizzare unicamente il suo nome con cui è diventato famoso. In quel periodo, subito dopo la fuga dal blocco sovietico in seguito a un breve passaggio a Praga (1956) e a Vienna (1957), inizia a realizzare ritratti o dipinti astratti e poi a "impacchettare" vari tipi di oggetti: lattine, bottiglie, sedie, perfino una macchina. Questi lavori suscitano interesse negli amici, tra cui vi sono Arman e Yves Klein, con cui si unirà nel movimento Nouveau Réalisme. In seguito, con la moglie Jeanne Claude Denat de Guillebon (Casablanca 13 giugno 1935 - New York, 18 novembre 2009), ha iniziato un percorso di vita e artistico comune. Christo e Jeanne-Claude (per coincidenza i due sono nati lo stesso giorno - VIDEO) sono fra i maggiori rappresentanti della land art e realizzatori di opere su grande scala. Insieme hanno creato insieme alcune delle opere visivamente più spettacolari del XX e del XXI secolo.

NEL MONDO - La prima collaborazione di Christo e Jeanne-Claude è nel porto di Colonia a cui segue l'anno seguente a Parigi la loro prima opera monumentale: Rideau de Fer, un muro di barili CHRISTO_13152615_142030 d'olio a bloccare rue Visconti, nei pressi della Senna, in segno di protesta al muro di Berlino. Nel 1964 emigrano negli Stati Uniti. Dai primi oggetti impacchettati ai progetti monumentali all’aperto, tra cui Valley Curtainin Colorado (1970-1972), Running Fence in California (1972-1976), Surrounded Islands a Miami (1980-1983), The Pont Neuf Wrapped a Parigi (1975-1985), The Umbrellas in Giappone e in California (1984-1991), Wrapped Reichstag a Berlino (1972-1995) e The Gates a Central Park, New York (1979-2005), gli artisti hanno superato i limiti tradizionali della pittura, della scultura e dell’architettura. Insieme hanno cambiato il concetto stesso di “arte pubblica” creando opere temporanee dalla durata volutamente effimera.

IN ITALIA - Christo e Jeanne-Claude iniziarono molto tempo fa a concepire dei progetti per l’Italia, solo alcuni dei quali sono stati poi realizzati. Il loro legame con il Belpaese risale al 1963, anno della prima personale alla Galleria Apollinaire a Milano, seguita da altre mostre a Roma, Venezia e Torino (nel 1964). Il primo monumento impacchettato fu a Roma e si trattava di una statua a Villa Borghese, per quanto di dimensioni modeste e senza autorizzazioni ma le forze dell’ordine non intervennero, ritenendo che i conservatori stessero eseguendo degli interventi di restauro. "Wrapped Statue" rimase tale in tutto per sei mesi. Nel 1968 fu la volta di Spoleto, dove a luglio durante il Festival dei Due Mondi, Christo e Jeanne-Claude scelsero di impacchettare la torre medievale e la Fontana barocca sulla Piazza del Mercato. 

IERI E OGGI In alto il monumento a Vittorio Emanuele impacchettato da Christo in piazza del Duomo a Milano nel 1970 A lato, la veduta di un’ala del castello di Belforte; l’edificio attualmente è in condizioni fatiscenti: il restyling non può più attendere VARESE 03/04/2014 Nuovo cedimento struttura Castello di Belforteper walchA MILANO - Nel 1970 Christo e Jeanne-Claude ritornarono in Italia e a Milano in autunno realizzarono in contemporanea due opere, impacchettando il monumento a Vittorio Emanuele II re d’Italia in piazza del Duomo, e il monumento a Leonardo da Vinci in piazza della Scala. Furono avvolti con tessuto in polipropilene fissato con una fune rossa dello stesso materiale. Anche in questo caso l'effetto era scenografico. I due monumenti impacchettati si potevano ammirare contemporaneamente dal centro della maestosa Galleria Vittorio Emanuele. Il Wrapped Monument a Vittorio Emanuele II durò due giorni, mentre quello a Leonardo da Vinci una settimana e anche allora tutte le spese furono sostenute dagli artisti. Non furono invece mai realizzati altri due progetti: "Arco della Pace Wrapped" e "Curtains for La Rotonda", che prevedeva la realizzazione di drappi in tessuto per chiudere il centinaio di arcate della tardo barocca Rotonda di Via Besana Jeanne-Claude.

LE IDEE - L’idea originaria da cui è scaturito The Floating Piers, nacque nella mente di entrambi gli artisti nel 1970. Nel 2014, Christo decise che il lago d’Iseo offriva l’ambientazione più suggestiva per il progetto. Scopo primario dell’artista è da sempre quello di creare opere d’arte spettacolari, gioiose e totalmente gratuite per i visitatori. Tutti i redditi dell’artista provengono dalla vendita delle sue opere d’arte originali a collezionisti privati, gallerie d’arte e musei. Jeanne-Claude, che aveva principalmente il ruolo di organizzatrice, è scomparsa nel novembre del 2009 in seguito alle complicazioni di un aneurisma cerebrale, ma Christo artista delle opere continua a lavorare alle sulle opere Over The Rivere The Mastaba. Sulla produzione artistica della coppia hanno anche influito il pensiero e l'arte di Man Ray e Joseph Beuys, con particolare riferimento alle opere l’Enigma di Isidore Ducasse del primo e al Pianoforte con Feltro del secondo.  Christo vive a New York nel quartiere di SoHo nella casa che ha condiviso per anni con la compagna. Dal 1972 tutti i loro lavori sono fotografati esclusivamente da Wolfgang Volz.