Obbligo vaccinale a scuola: è il caos. Gussago, allontanato bimbo da asilo

Dichiarazioni “fantasiose” dei genitori. Provveditore: "Linea dura"

A Roncadelle il 5% delle famiglie non ha presentato alcun documento alle scuole

A Roncadelle il 5% delle famiglie non ha presentato alcun documento alle scuole

Brescia, 19 settembre 2017 - E' caos vaccini nelle scuole bresciane. Se fino ad ora all’ufficio scolastico territoriale non erano pervenute segnalazioni di allontanamenti di bambini non vaccinati da nidi e scuole dell’infanzia, i nodi sono emersi ieri durante la conferenza di servizio con i dirigenti scolastici e il provveditore Mario Maviglia. C’è stato almeno un allontanamento di un bambino, in una scuola dell’infanzia a Gussago: l’iscrizione resta valida, ma è stata inibita la frequenza.

I grattacapi più grossi, però, riguardano le situazioni rimaste nel limbo. La normativa prevedeva la presentazione entro l’11 settembre di: libretto di vaccinazioni (o autocertificazione da integrare entro il 10 marzo); documentazione rilasciata dal pediatra (gratuitamente) di avvenuta immunizzazione; documentazione comprovante la necessità di esonero; richiesta formale di vaccinazione.

Ai dirigenti scolastici, invece, è arrivato un po’ di tutto. Alla scuola dell’infanzia di Bovezzo, 4 famiglie hanno presentato la richiesta di «primo produttivo incontro» con l’Ats. A Roncadelle, dove un 5% non ha presentato nulla, la dirigente si è sentita dire che il pediatra avrebbe messo in stand by la vaccinazione per capire se il bambino ha i requisiti per essere esonerato.

Per Maviglia, la linea è molto chiara: «Le comunicazioni al di fuori dalle casistiche previste non sono valide. In quei casi la frequenza è inibita». Se i presidi avevano temporeggiato in attesa di chiarimenti, ora è probabile che prendano carta e penna per firmare decreti di allontanamento: cosa non semplice, visto che diversi genitori avrebbero già minacciato di portare ugualmente i bambini a scuola. «Dobbiamo chiamare i carabinieri?» è la domanda che serpeggia tra i dirigenti che entro il 21 settembre devono comunicare all’Ats i nominativi dei bambini non in regola. Entro il 31 ottobre tocca invece agli iscritti dai 6 ai 16 anni presentare le dichiarazioni di vaccinazione.