Incendio a Tremosine, le fiamme avanzano: distrutti 200 ettari di vegetazione

I venti forti stanno rendendo la situazione molto difficoltosa

Canadair al lavoro

Canadair al lavoro

Tremosine, 31 ottobre 2017 - Lavoro senza sosta per spegnere il rogo che da domenica sta devastando i boschi dell’alto Garda e in particolare quelli di Tremosine. Ieri in mattinata al lavoro c’erano decine di persone tra vigili del fuoco in servizio permanente e volontari, addetti dell’antincendio boschivo della Protezione Civile e tecnici comunali. In azione sono entrati anche Canadair e elicotteri. A rendere difficile la situazione è stato, per tutto il giorno, il vento sferzante, che ha continuato a riattizzare i focolai del rogo. Intanto i carabinieri stanno dando la caccia al piromane che ha appiccato il rogo, coadiuvati dai tecnici del comando Vigili del Fuoco di Via Scuole a Brescia. Sopra Tremosine sono bruciati circa 200 ettari di bosco ceduo, con un danno importante all’ecosistema.

L’assessore regionale alla Protezione Civile Simona Bordonali ha annunciato che chiederà lo stato di emergenza nazionale. Ha anche sottolineato che quello di Tremosine è il più vasto incendio che in questi giorni è scoppiato in Lombardia. Anche Coldiretti ha espresso preoccupazione. «Una volta superata l’emergenza – stima Coldiretti – ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle foreste andate a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi». Sul caso è intervenuto anche il governatore Maroni: «Forte timore che i roghi lombardi siano d’origine dolosa».