"È un sostenitore dell'Isis". Marocchino espulso dall'Italia

Vobarno, nel mirino del Ros un amico di Anas El Abboubi, il marocchino arrestato nel 2013 ora in Siria a combattere per la Jihad

Combattenti dell'Isis (Olycom)

Combattenti dell'Isis (Olycom)

Vobarno (Brescia), 1 giugno 2017 - Decreto di espulsione di un cittadino marocchino per ragioni di sicurezza nazionale portato a termine dal Ros di Brescia. L’operazione è un proseguimento dell’indagine relativa a Anas El Abboubi, il marocchino arrestato nel 2013 per reati di terrorismo e poco dopo scarcerato. L’uomo, il cui padre sostiene essere morto, subito dopo essere uscito di prigione aveva raggiunto la Siria. Nelle scorse ore gli uomini dell’Arma hanno espulso dal territorio nazionale Mohammed Zakariae Youbi, dipendente del padre di Anas e anche lui dimorante a Vobarno: anche lui secondo gli investigatori si è radicalizzato. 

La radicalizzazione dell’uomo è stata accertata sia dall'analisi dei suoi profili social che da un'attività investigativa che ha consentito di evidenziare l'attività di proselitismo nei confronti di altri coetanei di Vobarno e l’orientamento ideologico radicale del giovane, emerso anche nei contatti intrattenuti con un altro straniero - a sua volta legato a El Abboubi - al punto da mutare nettamente il suo aspetto e la propria condotta di vita. Sul pc e sul cellulare di Youbi è stato rinvenuto materiale riferibile al Daesh e all'Isis: c'erano infatti numerosi file di natura jihadista ispirati all'ideologia salafita, la stessa dell'amico Anas, di cui Youbi aveva diverse fotografie memorizzate. Per esempio gli esperti dei carabinieri hanno rinvenuto foto con immagini di combattenti di Daesh, bandiere dello stato islamico, bandiere con la professione di fede più estrema all'Islam, frame di video con guerrieri dell'Isis in marcia, il logo dell'Isis su una mppa geografica e un versetto del Corano riportante la frase: "Dio sa e voi non lo sapete", una citazione frequentemente usata dall’emiro dei fedeli in Iraq e Siria Sceicco combattente Abu Bakr al-Baghdadi.

Gli investigartori hanno anche estrapolato un’immagine  della copertina del libro “Le 44 vie per supportare la Jihad”. Il libro, che a Youbi potrebbe essere stato fornito direttamente dall'amico Anas, è redatto da Anwar Al Awlaki, un imam di origini yemenite, è considerato il manuale operativo ed il punto di riferimento di diversi estremisti occidentali ed internazionali. Nel telefonino c’erano alcune chat tra lo stesso Youbi ed un sedicente internauta “Mehdi New”, sicuramente trasferitosi anch’esso in territorio siriano di conflitto. Ma c'erano anche, tra gli altri, immagini di donne combattenti per la Jihad, un'immagine di bombe rudimentali collegate a un timer, un'immagine di un IPhone con doppia funzionalità di pistola e molto altro materiale sospetto, tra cui frame di episodi di cronaca legati al terrorismo.

Non solo: se in passato Youbi aveva atteggiamenti arroganti antisociali, vestiva alla maniera occidentale, frequentava locali notturni e luoghi di ritrovo giovanili, dopo l’incontro con Anas il ragazzo ha radicalmente cambiato stile di vita: indossando abiti tradizionali arabi, facendosi crescere la barba ed assumendo un atteggiamento remissivo e rispettoso, finalizzato probabilmente ad evitare di attirare l’attenzione su di sé.