Terrorismo, il sindaco di Fiesse sul kosovaro arrestato: "Famiglia integrata"

L'arresto ha colto di sorpresa la comunità locale: "Queste cose le sentiamo solo al telegiornale"

Chiara Pillitteri, sindaco di Fiesse e Viviana Beccalossi, assessore regionale

Chiara Pillitteri, sindaco di Fiesse e Viviana Beccalossi, assessore regionale

Fiesse, 4 novembre 2016 - "Siamo un paese di duemila persone e notizie come queste le sentiamo solo al telegiornale". Il giorno dopo l'arresto del kosovaro 24enne accusato di apologia del terrorismo, il sindaco di Fiesse spiega che G.D. "fa parte di una famiglia integrata sul territorio e questo è l'aspetto che più preoccupa". Chiara Pillitteri, ne ha parlato in conferenza stampa con l'assessore regionale Viviana Beccalossi che ha aggiunto: "Ricordiamo che numerosi attentati sono stati compiuti da soggetti apparentemente integrati". Nel frattempo é stato fissato per lunedì mattina in carcere l'interrogatorio del giovane che, per gli agenti della Digos che hanno compiuto l'arresto, aveva iniziato un percorso di radicalizzazione anche nei confronti del figlio di due anni.

"Impossibile - secondo Beccalossi - separare l'episodio dell'arresto dai temi legati alle politiche sull'immigrazione, che creano problemi non solo nelle grandi città, ma anche nella provincia fatta di piccoli centri dove tutti si conoscono". "Anche oggi - conclude Viviana Beccalossi - abbiamo avuto la prova che il nostro territorio è a rischio e che non servono cellule organizzate per preparare attentati, perché i cosiddetti lupi solitari, sono altrettanto pericolosi e sempre più presenti nel nostro territorio".