Brescia, più rifiuti nel termoutilizzatore. Camerano: "Serve analisi nel tempo"

L'amministratore delegato di A2A ha commentato i risultati dell'analisi del Cerved che pone la multiutility sul podio tra i fornitori nazionali per capacità di soddisfazione del cliente

Il termoutilizzatore bresciano gestito dalla multiutility (Fotolive)

Il termoutilizzatore bresciano gestito dalla multiutility (Fotolive)

Brescia, 15 marzo 2017 - "Un dato che andrà analizzato nel lungo periodo e valutato tenendo conto dell'equilibrio energetico di Brescia, ma che comunque non presenta alcun problema in termini di emissioni". Parola di Valerio Camerano, amministratore delegato di A2A, oggi a Brescia nella sede di via Lamarmora per commentare i risultati dell'analisi del Cerved che pone la multiutility sul podio tra i fornitori nazionali per capacità di soddisfazione del cliente nei segmenti energia elettrica e gas.

Sollecitato a margine dai giornalisti in merito alla polemica in corso all'ombra della Loggia per l'aumento del conferimento dei rifiuti nel termoutilizzatore, il numero uno di A2A ha specificato: "Bisognerà osservare il trend nel tempo, non ci si può fermare al mero dato. Al centro comunque deve esserci l'equilibro energetico - ha chiarito Camerano -. Proprio per valutare questo equilibrio tra esigenze della città e raccolta dei rifiuti abbiamo avviato uno studio specifico. Fermo restando che non esiste un tema emissioni del termoutilizzatore". Nel 2015 l'inceneritore di Lamarmora ha bruciato 686mila tonnellate di scarti, nel 2016 invece 725mila. I numeri sono stati resi noti dal consigliere comunale del Movimento 5Stelle Laura Gamba e dagli ambientalisti. bras