Comunità Shalom, la suora accusata di maltrattamenti: "Tutte bugie"

Suor Rosalina Ravasio spiega di aver fatto sempre tutto gratis per la comunità di Palazzolo sull’Oglio che secondo lei fa gola a molti: "Se accreditata varrebbe 10 milioni" B.Ras.

Il tribunale di Brescia

Il tribunale di Brescia

Brescia, 7 ottobre 2015 - "Non ho mai picchiato né sequestrato nessuno. Sono tutte bugie. Ho sempre fatto tutto gratis. La verità è che la comunità fa gola a troppi, se fosse accreditata varrebbe 10 milioni di euro l'anno. Le accuse sono inventate”. Lo ha detto oggi suor Rosalina Ravasio, la 65enne di Calusco d'Adda (Bergamo) fondatrice della comunità di recupero Shalom imputata con 41 persone (perlopiù collaboratori) per, a vario titolo, maltrattamenti, sequestro e lesioni. Oggi la suora era davanti al gup Giovanni Pagliuca, e in sede di udienza preliminare si è difesa parlando un'ora e mezza e respingendo al mittente ogni accusa. La procura, che ha chiesto il processo, contesta metodi educativi fuori legge praticati tra il 2007 e il 2012. Le denunce di alcuni ospiti – 36 le presunte parti offese, di cui nessuna si è costituita parte civile - hanno raccontato di mancanza di cibo, isolamenti, veglie punitive, lavori pesanti e di duri trattamenti riservati a chi aveva provato a mettere in atto il proposito di scappare. L'udienza proseguirà il 14 ottobre.