Sesso a pagamento con minori: in sei agli arresti domiciliari

Sequestrato anche ingente materiale pedopornografico di PAOLO CITTADINI

Un uomo osserva immagini di bambini al computer (foto archivio)

Un uomo osserva immagini di bambini al computer (foto archivio)

Brescia, 17 marzo 2016 - Otto le persone coinvolte: sei sono ai domiciliari, una è indagata a piede libero e per una è stato disposto il divieto di dimora a Brescia. Questo il bilancio di una nuova operazione coordinata dalla Procura di Brescia e portata a termine dagli agenti della Locale di Montichiari. Prostituzione minorile, detenzione e produzione di materiale pedopornografico i reati per cui a vario titolo sono accusati gli uomini coinvolti. Cinque i bresciani (quattro del capoluogo, uno della provincia) finiti nei guai, tra loro anche un noto professionista del mondo degli immobili. Uno dei provvedimenti gli agenti della Locale guidati dal comandante Cristian Leali lo hanno notificato a Ortisei (Bz). Pochi gli elementi che trapelano da inquirenti e investigatori. Coinvolto negli incontri ci sarebbe un ragazzo italiano, ma di origine straniera, nato nel 1999 che ha fatto i nomi degli adulti. Il giovane si concedeva in cambio di denaro, ricariche telefoniche e altri favori come ad esempio pranzi. I contatti avvenivano su siti internet dedicati agli incontri.

Le persone arrestate già nelle scorse settimane avevano ricevuto la visita degli agenti che avevano perquisito abitazioni e uffici. I particolari dell’operazione saranno chiariti questa mattina alle 11. La nuova inchiesta ha preso le mosse da quella che a gennaio ha visto sempre la Locale di Montichiari arrestare un uomo, Claudio Tonoli, sieropositivo finito in manette per avere preteso rapporti a pagamento non protetti con ragazzi ignari della sua malattia. A lui la Locale era arrivata dopo che qualche mese prima gli agenti di Montichiari avevano pizzicato un 41enne appartato in auto con un minorenne. Analizzando i vari contatti è così emerso un mondo di incontri a pagamento.

«Le inchieste non sono finite – hanno più volte ricordato gli inquirenti – Basta gettare la rete e i tutti i pesci finiscono nella rete». Solo un mese fa un’altra inchiesta della Procura di Brescia, coordinata sempre dal Sostituto Cassiani, aveva visto i carabinieri della stazione di piazza Tebaldo Brusato notificare 12 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone per avere avuto rapporti sessuali a pagamento con alcuni giovani ragazzi della provincia di Bergamo. Tra gli arrestati, oltre a Claudio Tonoli, un prete (don Diego Rota parroco a Solza), un allenatore di giovanili, un vigile urbano della Bergamasca e il presentatore tv Corrado Fumagalli.