Sergio Zanotti sequestrato in Siria: dopo il video, ancora nessuna notizia

Ad occuparsi del caso, sin da quando le figlie hanno presentato denuncia di scomparsa, è la Farnesina, che ha chiesto ai famigliari il più stretto riserbo

Un'immagine del nuovo video con l'imprenditore bresciano scomparso

Un'immagine del nuovo video con l'imprenditore bresciano scomparso

Marone, 25 maggio 2017 - Ammanettato, gli occhi bassi con lo sguardo di chi è ormai rassegnato a quello che potrebbe accadere e, forse, a non tornare mai più a casa. Sergio Zanotti, l’uomo scomparso sul confine tra Turchia e Siria ormai più di un anno fa, nei giorni scorsi è stato filmato. Nel video che lo ritrae, postato su youtube dice:“Oggi è il primo maggio. Mi chiamo Zanotti Sergio. Questo è il secondo richiamo che mi lasciano fare e credo sia anche l’ultimo. Il gruppo che mi ha trattenuto qua, “El Jihadero” , mi ha detto che il mio Governo non ha fatto nulla per la mia liberazione. Prego il Papa, il Governo, le associazioni per i diritti umani e paesi arabi per il mio rilascio”.

Né ieri, né oggi fino ad ora, ci sono state novità sostanziali oltre al video di 48 secondi messo online dal fantomatico Abu Jihab, forse lo stesso sedicente jaihdista che a novembre aveva pubblicato il primo video dove si sentiva una esplicita minaccia di morte nei confronti di Zanotti . Alcune settimane fa sempre Abu Jihab aveva anche mandato una immagine a una ex convivente di Zanotti. In quel caso l’uomo non era pienamente riconoscibile, mentre nelle immagini viste e riviste da parenti e amici è chiaro che si tratta di lui. Non vi è alcun dubbio, anche se non è certa la data del primo maggio, poiché non vi sono giornali o altri elementi a comprovarla. Non è ancora chiaro nemmeno dove e con chi il bresciano esattamente si trovi, perché in nessun video o fotografia ci sono simboli.

Ad occuparsi del caso, sin da quando nel maggio dello scorso anno le figlie hanno presentato denuncia di scomparsa, è la Farnesina, che ha chiesto ai famigliari il più stretto riserbo. “Rispetto a novembre- ha dichiarato la ex moglie di Zanotti- non ci sono novità. Quello che conforta le sue figlie e me è sapere che è vivo, anche sulla sua fronte c’è una botta che ci impensierisce. Ci affidiamo completamente alla Farnesina, con cui siamo sempre in contatto. Non voglio dire altro perché mi è stato richiesto il riserbo. In realtà nemmeno noi sappiamo molto. L’unica cosa che in questo momento è certa è che io e le mie figlie siamo preoccupate”. I video apparsi nelle ultime ore sono due: uno integrale e uno tagliato. . Nelle immagini del video integrale Zanotti è ammanettato e indossa una maglietta a maniche corte azzurra con una riga bianca. Se a novembre è stato mostrato in un uliveto e abbigliato con un camicione bianco, questa volta l’uomo è in una stanza al chiuso con le pareti grigie. Sulla fornte c’è un segno vistoso, che potrebbe essere legato a un pestaggio. Accanto a lui ci sono due persone armate. Quella a sinistra maneggia un Ak47, mentre l’altro fucile è meno riconoscibile. A quanto è dato sapere la famiglia dell’uomo non ha mai ricevuto richieste di riscatto. Potrebbero essere arrivate al Governo, che però non ha mai dato conferme in questo senso.