Alle scuole medie solo accompagnati, a Brescia esplode la protesta dei genitori

Presidio promosso dalle mamme e dai papà delle scuole Fermi e Lana contro la decisione dirigenza di non permettere più che gli studenti vadano a casa da soli

Un momento della protesta

Un momento della protesta

Brescia, 12 novembre 2017 - Adesione quasi totale alla protesta-sciopero promossa dai genitori delle medie Fermi e Lana per chiedere che i ragazzi delle due medie possano uscire da soli da scuola. Sono giorni di polemiche all’istituto comprensivo Nord 1, il primo a Brescia, ad aver stabilito che i minori di 14 anni non possano più uscire da scuola da soli dopo le lezioni. Fino a ora era prassi comune che i ragazzi tornassero a casa da soli: una necessità per i genitori lavoratori, ma anche, dicono molti, un modo per educare i ragazzi all’autonomia.

La sentenza della Corte di Cassazione che si è pronunciata a ottobre sul caso di un bambino morto investito da un pullman nel 2003 fuori da scuola ha però tolto ogni validità alle liberatorie, ribadendo la responsabilità e di docenti e presidi. In dirittura d’arrivo c’è una legge che dovrebbe dare validità alle liberatorie, ma nel frattempo, alle medie Fermi e Lana gli insegnanti non se la sono sentita di continuare a prendersi questa responsabilità, considerando anche il via vai di auto.

Da qui, la decisione della dirigente Ersilia Conte che, dopo aver preallertato in Consiglio d’istituto, ha stabilito che i ragazzi non possano più uscire da soli. "I docenti non se la sentivano – spiega – cosa dovevo fare? Non è una mia idea: sono dirigente anche all’istituto comprensivo di Cologne, e lì gli insegnanti non hanno manifestato gli stessi timori". La decisione ha destabilizzato le famiglie. Per venire incontro a chi, per motivi di lavoro, non può andare a prendere il figlio alle 13,30, la controproposta è stata di utilizzare i fondi dei progetti per istituire una mensa ed avviare attività pomeridiane fino alle 15. "Se avessimo voluto far stare a scuola i ragazzi tutto il pomeriggio avremmo fatto altre scelte a inizio anno", commenta Daniele Frattini, presidente del comitato genitori Lana-Fermi.

Ieri mattina la protesta fuori dai cancelli di via Zadei. "Chiediamo – aggiunge Grazia Compagnoni, rappresentante dei genitori – che la dirigenza torni sui suoi passi, in attesa della legge". Da parte sua, la dirigenza non vuole che si crei una guerra tra scuola e genitori: la vicepreside Ermina Pansera rilancia anzi un appello alle istituzioni, in primis al Prefetto, perché dia indicazioni ai dirigenti su come comportarsi.