Tre ragazze salvate dalla strada: "Minacciate anche con riti voodoo"

Grazie al progetto del Comune di Brescia potranno ricostruirsi una vita

La presentazione dei progetti contro la tratta

La presentazione dei progetti contro la tratta

Brescia, 22 settembre 2017 - Salvate dalla strada e portate in un posto sicuro, dove avranno una seconda chance per ricostruire una vita lontane dai loro aguzzini. Inizia a dare i primi risultati il progetto attivato dal Comune di Brescia contro la tratta delle donne vittime di prostituzione. Da maggio già tre ragazze, originarie dell’Africa, sono state aiutate a lasciare il marciapiede dove, come molte, erano finite loro malgrado, anche con la minaccia di riti voodoo. "L’avvicinamento sulle strade – spiega l’assessore alla sicurezza Valter Mucchetti – viene fatto dal personale di una cooperativa. Molto importante, per il successo dell’operazione, è l’attività svolta dalla Polizia locale, che ha creato una mappatura molto puntuale".

Nel database del comando di via Donegani sono segnalate dalle 25 alle 40 prostitute su strada che operano in città. "Non ci sono minorenni", assicura Mucchetti. Una drastica riduzione rispetto al passato, che si può leggere come conseguenza dell’attività di repressione che a Brescia può contare sulle ordinanze punitive per i clienti, che rischiano 500 euro di multa più il sequestro del mezzo. Sarebbe illusorio pensare che tutte abbiano cambiano vita a causa della riduzione del mercato. In realtà molte si sono trasferite in appartamento, altre si sono spostate nei Comuni vicini, non coperti da queste ordinanze.

A Brescia, permangono le due direttrici storiche di via Milano-via Valcamonica, dove prevalgono le nigeriane, e viale Venezia-viale Sant’Eufemia, con una maggioranza di donne dell’Est. Non tutte sono sfruttate; c’è anche chi ha scelto la strada come fonte di guadagno. Il progetto punta soprattutto a chi è vittima di sfruttamento: in seguito alle attività svolte in questi mesi sono state aperte due indagini coordinate dalla Procura. I 101mila euro arrivati al Comune dalla Regione sono serviti anche per finanziare un’altra iniziativa, rivolta alle vittime di reati associativi di stampo mafioso.

È stato quindi aperto uno sportello di ascolto, a cui si può accedere per chiedere un supporto concreto. Basta contattare il 335.1701228 o scrivere una email all’indirizzo accendiamolaluce@comune.brescia.it. Il servizio si affianca allo sportello Riemergo della Camera di Commercio, dove da giugno 2015 a dicembre 2016 sono arrivate 10 segnalazioni di vittime di usura. Per sensibilizzare su questi temi parte il 25 settembre la rassegna “Accendiamo la luce”, con una serie di spettacoli per cittadinanza e scuole al teatro San Barnaba, tutti a ingresso libero. Si parte il 25 con “Sexmachine” di Giuliana Musso, alle 21; il 29 ci sarà “Il testimone” con Bebo Storti e Fabrizio Coniglio. Tutto il programma è disponibile sul sito del Comune di Brescia.