Condominio per i profughi, il prefetto: alleggeriremo via Bocchi

Nella palazzina ci sono 44 profughi in cinque dei sei appartamenti

La palazzina di via Bocchi è stata destinata all'accoglienza dei profughi

La palazzina di via Bocchi è stata destinata all'accoglienza dei profughi

Brescia, 22 agosto 2016 - "La situazione di via Bocchi verrà alleggerita appena possibile". Lo annuncia una nota della Prefettura di Brescia sul caso del condominio dato per l'accoglienza dei profughi. Nuova tappa nel braccio di ferro a Brescia tra amministrazione comunale e Prefettura sul tema migranti ed in particolare in merito alla palazzina presa in affitto da una cooperativa che ha sistemato 44 richiedenti asilo in cinque appartamenti su sei. "La palazzina è stata usata e sistemata in violazione delle norme urbanistiche, il prefetto riveda tutto", aveva detto il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono (Pd), che ha spiegato di non essere stato avvertito dalla prefettura della sistemazione degli immigrati. Il 28 luglio scorso Ats e Polizia locale avevano effettuato già però un sopralluogo. Attraverso una nota la Prefettura ha fatto sapere che "a breve, la Caritas attiverà tramite le parrocchie alcuni appartamenti in provincia che consentiranno di alleggerire il capoluogo così come sarà alleggerita la situazione di via Bocchi non appena si renderanno disponibili alcuni alloggi in fase di allestimento". L'immobile è di proprietà di una donna bresciana residente a Torino: "Ero stanca di non ricevere gli affitti - ha spiegato - per questo ho scelto le coop". Al momento ci vivono 39 adulti e 5 bambini. "È fatiscente e pericoloso", dice un vicino di casa che, anche a nome di altri residenti, aveva per primo allertato le istituzioni.