Piazza della Loggia, Mattarella: "Brescia esempio di tenacia e fermezza democratica"/FOTO

Il presidente della Repubblica ricorda la strage del 28 maggio 1974 in cui morirono otto persone. Al corteo commemorativo partecipa anche il centro islamico

La strage di piazza della Loggia

La strage di piazza della Loggia

Brescia, 28 maggio 2017 - "La memoria della strage di piazza della Loggia è sempre viva nella coscienza del nostro Paese. Fu episodio di un attacco alla convivenza civile e ai fondamentali principi di umanità. Fu un tentativo di destabilizzare la Repubblica, un colpo diretto alle fondamenta di una democrazia". Parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel giorno dell'anniversario della bomba di piazza della Loggia a Brescia, avvenuta il 28 maggio del 1974, che provocò otto morti e oltre cento feriti. 

Nel giorno del 43esimo anniversario dell'attentato, il capo dello Stato ha parlato attraverso una nota ufficiale in cui sottolinea che "la mobilitazione che mosse Brescia sin dalle prime ore dopo l'attentato - unendo il dolore e il cordoglio per i gravissimi lutti alla consapevolezza della minaccia eversiva - è stata esempio e traino per la risposta che tutta l'Italia democratica è riuscita a dare, contrastando e respingendo la delirante strategia di gruppi di ispirazione neofascista". "La Repubblica è riuscita a sconfiggere i terroristi - prosegue Mattarella - grazie all'unità e ai valori del suo popolo. Per questo non possiamo e non dobbiamo dimenticare le ferite della nostra storia. Nella coscienza del Paese resteranno impressi i nomi e i volti della vittime, le sofferenze di familiari e amici, e con essi l'impegno delle istituzioni e le battaglie della società civile per giungere alla verità sui fatti accaduti e per farla conoscere alle generazioni future. E' stato lungo e faticoso il cammino per giungere alla conclusione dell'indagine e del processo sulla strage, con le relative condanne. La città di Brescia merita un ringraziamento particolare per la tenacia e la fermezza mostrata, espressione di un antico e radicato sentimento civico". Mattarella si rivolge infine ai familiari delle vittime: "Desidero esprimere ancora una volta la mia vicinanza e il mio apprezzamento all'associazione che ha riunito i familiari delle vittime e incessantemente ha operato per trasformare la memoria di una vicenda così tragica in fermezza democratica, a sostegno di una crescita collettiva. Violenza, terrorismo e pulsioni antidemocratiche possono manifestarsi ancora e in forme diverse dal passato: combatterli in nome della civiltà e della convivenza è un compito che appartiene a ogni cittadino". 

In città si è tenuta la commemorazione della strage, aperta con otto rintocchi di campane, tanti quanti i morti (i feriti furono 102). Un lungo applauso ha accompagnato il corteo, guidato dai familiari delle vittime e da rappresentanti delle istituzioni, corteo in cui era presente anche una nutrita rappresentanza del centro islamico cittadino. La manifestazione, come ogni anno, ha sostato davanti alle stelle collocate nel punto in cui esplose l'ordigno. Alla cerimonia era presente anche Franco Castrezzati, il sindacalista che 43 anni fa stava parlando sul palco al momento dello scoppio.