Nel Bresciano sono sparite nel nulla 348 persone

Scomparsi, un fenomeno in crescita a causa dei minori “migranti”

Cane molecolare

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Brescia, 20 gennaio 2018 - Escono da casa  e si smaterializzano. Cellulari staccati, conti bancari congelati. Sono gli scomparsi. Il Viminale calcola che dal 1974 nel Bresciano siano sparite 348 persone il cui destino tutt’oggi è un mistero: 141 minori, 189 maggiorenni, 103 uomini, 86 donne. Un cono d’ombra in cui finiscono anche noti casi di cronaca: da quello di Mario Bozzoli, l’imprenditore inghiottito dalla sua fonderia a Marcheno l’8 ottobre 2015, che si sospetta sia stato ucciso dai nipoti Alex e Giacomo e dai dipendenti Oscar Maggi e Abu Akwasi, sotto indagine; al barista di Monticelli Roberto Bracchi sparito il 15 novembre 2013, un caso si ipotizza legato alla droga (la compagna di recente è stata arrestata per questo) e un’inchiesta aperta per omicidio. E poi c’è il capitolo degli italiani svaniti all’estero, che potrebbero essere stati rapiti: dall’imprenditore di Marone Sergio Zanotti, scomparso tra la Siria e la Turchia dall’aprile 2016, ad Alessandro Sandrini, il 33enne di Folzano mai più tornato da un viaggio ad Adana nell'ottobre dello stesso anno.

Dal '74 sono state nel complesso verbalizzate 2.619 denunce per scomparsa, che per 2.271 sono sfociate in un ritrovamento della persona, viva o morta. Ma il ritmo delle segnalazioni aumenta: nel 2016 la media è stata di una denuncia a settimana, nel 2017 di una ogni cinque giorni. La Prefettura, deputata al coordinamento delle ricerche, tra il 2016-17 ha attivato 108 piani di rintraccio: 47 nel 2016 e 61 nel 2017. Le ragioni dell’allerta sono varie, dicono gli addetti ai lavori. Si va dagli allontanamenti volontari, i più frequenti, alle perdite di orientamento da parte di chi soffre di Alzheimer. E ancora, ci sono i dispersi in montagna e le presunte vittime di reato, dal sequestro all’omicidio. Stando al commissario straordinario del Governo al 30 novembre 2017 in Italia si cercavano 52.160 persone, di cui 37.405 minorenni. Un esercito, dunque, in cui la parte del leone la fanno i 42.870 stranieri, mentre 9290 sono italiani. La Lombardia con 5360 scomparsi è la terza regione (prime Sicilia e Lazio).

"Ogni anno nel nostro Paese scompaiono circa un migliaio di persone. Nonostante la maggior parte venga ritrovata dopo pochi giorni il fenomeno genera allarme sociale", annota il commissario Vittorio Piscitelli sul sito degli Interni. L’incremento appare collegato ai flussi migratori, in particolare a bambini e ragazzi non accompagnati. Dal loro osservatorio territoriale le forze di polizia confermano. "E’ frequente che i giovani si allontanino dalle comunità, spesso migrano nel Nord Europa e di loro perdiamo le tracce – spiega il dirigente della Mobile, Alfonso Iadevaia – Così come capita spesso che adolescenti italiani scappino per ribellione, ma in genere l’allarme rientra in poche ore". Anche il comando provinciale dell’Arma rileva numerosi allontanamenti di minori stranieri. Ma l’aumento dei numeri, fanno sapere, "non desta particolare allarme, piuttosto si spiega con una accresciuta sensibilità che oggi porta ad attivare ricerche con più tempestività".