Volontari uccisi in Bosnia, il comandante Paraga rinviato a giudizio

Il processo inizierà il prossimo 15 dicembre

Hanefija Prijic detto Paraga all'aeroporto di Linate a Milano

Hanefija Prijic detto Paraga all'aeroporto di Linate a Milano

Brescia, 10 ottobre 2016 - È stato rinviato a giudizio davanti al gip di Brescia e ha scelto il rito abbreviato Hanefija Prjic, il comandante 'Paraga', il 52enne paramilitare bosniaco accusato della strage di Gornji Vakuf, del 29 maggio 1993, quando vennero uccisi tre volontari italiani, Sergio Lana, Fabio Moreni e Giorgio Puletti. Il processo a Paraga, già condannato in patria a 12 anni che ha scontato, inizierà il prossimo 15 dicembre. Oltre al Comune di Brescia, si sono costituiti parte civile due sorelle di Guido Puletti, la sua convivente al momento della morte e poi Cristian Penocchio e Agostino Zanotti, unici sopravvissuti alla strage. 

Nell'udienza del 15 dicembre il gip Carlo Bianchetti deciderà se ascoltare alcuni testimoni o se basarsi unicamente sugli atti di inchiesta. Il processo italiano ha rischiato di saltare. Solo venerdì è arrivata in Procura a Brescia dal Ministero l'autorizzazione a processare un cittadino straniero che all'estero ha commesso un reato nei confronti di italiani. Fondamentale sarebbe stata la pressione dei parlamentari bresciani. Se non fosse arrivata in tempo l'autorizzazione, Paraga sarebbe stato scarcerato e gli atti sarebbero dovuti tornare in Procura.