Calcinato, odori molesti: la rivolta dei residenti

Dito puntato contro la Wte, azienda che tratta e smaltisce fanghi

Ragazza con mascherina

Ragazza con mascherina

Calcinato (Brescia), 6 giugno 2017 Odori molesti e nauseabondi a Calcinato, dove i cittadini sono di nuovo sul piede di guerra. Non è la prima volta che i residenti della zona Barconi e delle vie Cavour, Manzoni e Gavardina, esattamente a Calcinatello, segnalano la difficile convivenza con miasmi. Principale imputato è la Wte, azienda che si occupa di trattattamento e smaltimento di fanghi biologici di depurazione civili e industriali per il recupero agronomico. Da fine maggio sono stati rilevati fortissimi odori nauseabondi, provenienti dalla ditta dove, secondo quanto appreso tramite la polizia locale, ci sarebbe stato un problema tecnico all’impianto.

«I tir in ingresso sono stati tantissimi e i trattori in uscita non conteggiabili. Ovviamente il carico e lo scarico viene effettuato sempre con i portoni aperti», spiega Laura Corsini, portavoce del Comitato cittadini Calcinato. Una prima segnalazione sui problemi odorigeni è stata fatta a Comune, polizia locale ed Arpa con una lettera in cui si chiedeva, tra l’altro, se l’azienda avesse adempiuto alle prescrizioni presenti nella relazione Arpa, mettendo doppie porte per evitare il problema miasmi. Domenica una nuova missiva, visto che i miasmi stanno provocando tensione nella cittadinanza. Secondo quanto raccontano i residenti, il forte odore acre e puntiglioso non consente di restare all’aperto né di poter aprire le finestre, nonostante il caldo estivo, e soprattutto di non poter dormire, visto l’odore penetrante che entra nelle abitazioni. Sabato sera qualcuno ha anche avvisato Arpa.

«Lo scorso anno la proprietà ha saputo tenere sotto controllo gli odori, visto che era in atto un monitoraggio odorigeno». Il Comitato chiede che utilizzi gli stessi accorgimenti anche quest’anno, per non portare all’esasperazione i cittadini che vivono in prossimità dell’azienda. Nella lettera a Comune ed Arpa, il Comitato ha evidenziato anche il problema della perdita di fanghi sulle strade e della velocità sostenuta dei mezzi in ingresso e in uscita da Wte Srl. «Sia chiaro – prosegue Corsini – che non intendiamo passare un’altra estate come le 15 precedenti all’anno 2016 e che ci attiveremo con tutte le azioni necessarie per la difesa di poter vivere nelle nostre abitazioni in modo decoroso».

Nei mesi scorsi era stato avviato un monitoraggio sugli odori, ma le segnalazioni erano state raccolte prevalentemente online, procedura che, secondo il Comitato, aveva escluso buona parte delle “sentinelle”, soprattutto tra i più anziani, con risultati scarsi. «Riteniamo – conclude Corsini – che un buon amministratore debba prendere atto delle indicazioni di un comitato che pur non essendo un partito politico, effettua comunque azioni di "politica", poiché si occupa della difesa del territorio e della salute dei cittadini che lo abitano».