Nonno pedofilo, le nipotine confermano le molestie

Hanno confermato tutto, ribadendo quello che avevano già detto alla psicologa. «Quando eravamo a casa del nonno, lui ha fatto con noi giochi brutti»

Violenza su bambine (foto di repertorio)

Violenza su bambine (foto di repertorio)

Brescia, 12 giugno 2016 - Hanno confermato tutto, ribadendo quello che avevano già detto alla psicologa. «Quando eravamo a casa del nonno, lui ha fatto con noi giochi brutti». Lui, un pensionato bresciano di 70 anni arrestato quasi due mesi fa - come avevamo scritto il 23 aprile - giovedì scorso non c’era ad ascoltare l’audizione protetta delle cinque bambine tra gli 8 e i 12 anni che lo accusano di averle molestate per quattro anni nella sua abitazione a pochi chilometri dal centro di Brescia. Era in una cella del carcere di Pavia, dove è stato trasferito dal 27 di aprile visto che a Brescia, dove non esiste un «reparto protetto», era stato minacciato dagli altri detenuti. Ad essere ascoltate sono state due nipoti naturali dell’uomo, la nipote della convivente, una nipote acquista (la figlia della compagna di uno dei figli della convivente) e una piccola vicina di casa. Tutte e cinque hanno ripetuto ciò che già avevano detto agli investigatori tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. «Quando eravamo a casa sua e la sua convivente dormiva ci portava in camera o nella taverna e ci molestava», avevano raccontato allo psicologo incaricato dalla procura di Brescia le cinque bimbe indicando su una bambola dove il 70enne le toccava.

Attenzioni morbose che talvolta sarebbero andate al di là dei semplici palpeggiamenti, soprattutto nei confronti delle più piccole. «Mentre cantavamo al karaoke o giocavamo nella sua camera ci chiedeva cose schifose – hanno confermato le bimbe durante l’incidente probatorio, aggiornato al prossimo settembre quando in aula sarà discussa la relazione del perito nominato dalla procura – Quando gli dicevamo che avremmo voluto raccontare tutto a casa ci urlava di non dire niente. Ora che però lo abbiamo fatto ci sentiamo molto meglio». Davanti alle pesanti contestazioni (il fascicolo è in mano al pm Isabella Samek Lodovici) il 70enne avrebbe fatto alcune ammissioni già al momento dell’arresto: «Ho sbagliato e ho perso lucidità, ma sono state le bambine a provocarmi con alcuni loro atteggiamenti. Da piccolo ho visto mio padre che abusava di bambine e da lui sono stato picchiato più volte. Queste vicende mi hanno traumatizzato».