Caserma Serini, i dubbi della Lega: «C’è spazio per migliaia di persone»

Montichiari, il Carroccio non crede alla prefettura che indica 90 posti di PAOLO CITTADINI

Caserma Serini di Montichiari

Caserma Serini di Montichiari

Montichiari, 24 ottobre 2015 - Dalla prefettura una settimana fa è arrivata la rassicurazione. «Dentro la ex caserma Serini saranno ospitati non più di 90 richiedenti asilo» ha spiegato il prefetto Valerio Valenti. Lo ha ripetuto anche ieri, ma le sue parole non tranquillizzano la Lega Nord. L’assessore regionale all’Immigrazione Simona Bordonali insieme al prefetto Valenti ieri ha visitato la ex struttura militare che sorge tra Montichiari e Castenedolo, abbandonata dal 2011 e recentemente passata dal Demanio militare a quello civile. «Gli spazi sono immensi – commenta al termine del sopralluogo – la prefettura dice che al massimo verranno 90 persona, ma qui possono essere messe migliaia di persone. Le strutture presenti sono tante, moltissime sono attrezzate con i servizi igienici. Siamo estremamente preoccupati perché anche altre strutture di accoglienza hanno iniziato a operare per poche decine di persone e ora invece superano i 400 ospiti. Non esiste infatti una normativa su questi campi ».

La struttura, composta da diverse palazzine e che si estende su una superficie di circa 300mila metri quadri ha bisogno di un’importante serie di interventi per renderla vivibile e sicura, ma già dalla prossima primavera come hanno ricordato dal Broletto potrebbe entrare in funzione. «Chi metterà le risorse e quante ne servono ancora non è chiaro – osserva l’assessore regionale – Quello che è certo è che su questa area potrebbe venire realizzato un centro di raccolta immenso, il più grande del nord Italia». Una ipotesi che gli esponenti del Carroccio nemmeno vogliono immaginare «Per noi non dovrebbe accogliere nemmeno una di queste persone – ribadisce Simona Bordonali – Questi spazi andrebbero affidati ai Comuni che dovrebbero poi metterli a disposizione delle associazione o dei cittadini bresciani e lombardi che vivono momenti di difficoltà».

Per il consigliere regionale del Carroccio Fabio Rolfi che ha partecipato al sopralluogo il rischio è che nella campagna bresciana si crei un nuovo caso Mineo, in Sicilia, dove è attivo uno dei centri di raccolta per migranti. «Se si aprisse un «Cara» qui sarebbe un disastro – osserva l’ex vicesindaco di Brescia – Ci sarebbero centinaia di persone che girerebbero senza far nulla per questa zona della provincia con ripercussioni sull’ordine pubblico».

Nel mirino della Lega finisce anche il sindaco di Montichiari, Mario Fraccaro. «Non sta facendo nulla per opporsi a questo progetto – tuona il capogruppo della Lega in Consiglio comunale – Facciamo appello alla Regione perché si attivi coinvolgendo anche il direttore del vicino aeroporto visto che la Serini sorge all’interno del sito aeroportuale e può rappresentare un problema per l’ infrastruttura».