Ghedi, ricoverato per meningite: migliora il bimbo di 3 anni

Il ceppo non è tra quelli più aggressivi

Analisi in un laboratorio

Analisi in un laboratorio

Brescia, 16 gennaio 2018 - Sta meglio il bimbo di tre anni e mezzo di Ghedi che da sabato notte è ricoverato al Civile di Brescia per meningite. Anche se rimane in prognosi riservata, dal reparto di Rianimazione pediatrica arrivano buone notizie: «Il piccolo risponde bene alle cure, certo è ancora in una fase delicata e serve un ulteriore periodo di osservazione – dice il primario Alberto Giannini – Ma se tutto andrà come si spera nelle prossime 48 ore potremmo sciogliere la prognosi». Ieri frattanto è anche arrivata la conferma del ceppo dell’infezione contratta, un meningococco di tipo B, «non un sierotipo più aggressivo di altri, dal momento che tutti i batteri di questa patologia sono ospiti ugualmente molto sgraditi – continua il primario – Determinante per il buon esito delle terapie è la tempestività della diagnosi, come è avvenuto in questo caso».

Il piccolo, tre anni e mezzo, che frequenta l’asilo parrocchiale Maddalena di Canossa, sabato era finito in ospedale a Manerbio con febbre altissima e altri sintomi sospetti. Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio è stata accertata la positività al meningococco e il bimbo è stato trasferito nella terapia intensiva pediatrica del Civile, dove si trova tuttora. In via precauzionale Ats Brescia ha sottoposto a profilassi antibiotica tutti coloro che sono entrati in contatto con il piccolo, cioè 150 persone. Circa un centinaio di bambini - i compagni d’asilo - e una cinquantina di adulti: i genitori, la sorellina, le maestre e tutti i collaboratori della scuola materna. Ats ha fatto sapere che «la situazione è monitorata è sotto controllo».